Il presidente Solinas propone zone arancione o rosse più circostritte.
Mentre si discute su un possibile allentamento delle misure dopo Pasqua con l’ipotesi di reinserire una zona gialla rafforzata nelle regioni in cui la curva dei contagi lo consentirà il presidente Solinas fa chiarezza sul tema della classificazione a colori e sul passaggio della Sardegna alla zona arancione.
“Abbiamo chiesto con forza – dice – e offerto al Governo una metodologia differente, che prevedesse misure più rigide per le zone della Sardegna che hanno indicatori negativi, quindi con la realizzazione di ‘zone rosse’ circoscritte. Sin dal principio abbiamo sostenuto che non sia corretto che tutta una Regione paghi, integralmente, per pochi casi isolati e limitati. Il mio dolore, dichiara il presidente, è per i tanti commercianti e per le attività produttive, i bar e i ristoranti, che sono prigionieri di questo “valzer” dei colori, in base ai quali si apre e si chiude senza avere certezze, e nel frattempo si mette seriamente in pericolo la continuità delle aziende”.
Nel certificato di negatività il presidente vede la possibilità del rilancio del turismo. “Nelle condizioni attuali – dice – sicuramente il turismo non ha prospettive certe per una sua programmazione. Una line di tendenza internazionale che oggi va affermandosi, e che noi avevamo previsto e sostenuto già un anno fa, può essere la via per aprire dei canali prioritari di fasce turistiche ad esempio rispetto alle zone d’Europa e del mondo che hanno già vaccinato gran parte della popolazione”.
“Vogliamo poter avere per la Sardegna – conclude il presidente – voli Covid-tested. Se avremo la possibilità di chiudere accordi con le compagnie aeree, le società di gestione dei porti e degli aeroporti, potremo costruire un sistema che consenta l’imbarco solo a chi abbia la certificazione di negatività al virus. Questo consentirebbe il ritorno alla normalità in tempi utili e la ripresa del nostro sistema economico”.