Dalla Sardegna a Parigi in gommone per piantare bandiera dei 4 Mori: la sfida di un manager di Sassari

Roberto Pappalardo, manager sassarese, sta compiendo una traversata in gommone dalla Sardegna a Parigi per piantare la bandiera dei 4 mori sulla Torre Eiffel.

Un sassarese a Parigi in gommone. Roberto Pappalardo, 64 anni, manager dal curriculum di grido, sta per coronare un desiderio coltivato da tempo: raggiungere dopo mille km per mare e ottomila navigando tra le chiuse francesi la capitale dei cugini d’oltralpe. “È nato un pò tutto per gioco – ci spiega al telefono – volevo fare un’avventura armato solo di buona volontà e un pò di benzina”. E di un gommone da 6 metri con motore Yamaha da 40 cavalli che dal 28 giugno, giorno in cui è salpato da Santa Teresa di Gallura, gli fa da alleato marino.

“Mi piaceva l’idea – spiega Pappalardo – del tragitto misto tra mare e fiumi anche se all’inizio mi sembrava tutto un pò azzardato”. Perché viaggiare dalla Sardegna alla Corsica, virare verso Livorno e Marina di Pisa, risalire l’Arno, fiancheggiare le Cinque Terre, raggiungere Camogli e puntare Montecarlo non è certo una passeggiata ma dà grandi soddisfazioni. “Si immagini arrivare nel Principato, in mezzo a tanti yacht miliardari, con la mia piccola imbarcazione”. Per lui non è certo la prima volta che vede da vicino lo sfoggio di panfili e soldi. “Ho lavorato al Fort Village, nel cagliaritano – ricorda – come direttore di marketing e pubbliche relazioni. Abramovich, patron del Chelsea e magnate russo, era di casa con la sua barca da 110 metri”. Lasciata l’oasi monegasca, e raggiunto dalla sua compagna Alessandra, medico psichiatra, per Pappalardo è partita la seconda parte del viaggio, e della sfida, stavolta vissuta tra i canali di Francia dove le difficoltà non vengono sempre dalla natura: “Aprono le chiuse alle otto, fanno la pausa a mezzogiorno e chiudono alle diciotto.

Se calcoli male le distanze può capitare come a noi di trascorrere una notte sotto la pioggia”. Ma per uno che è stato direttore generale del Cagliari calcio alle dipendenze dell’allora presidente Cellino questo è nulla: “Una persona intelligente e dal grande intuito ma dal carattere poco malleabile”. E qualche contrasto l’ha avuto anche con Colaninno per cui ha lavorato sedici anni con compiti gestionali nel resort di Is Molas a Pula. Proprio l’interruzione del rapporto col finanziere mantovano ha portato Roberto a questa nuova avventura: “Potevo farlo, non ho mai avuto tanto tempo libero in vita mia”. E manca poco ormai al raggiungimento del suo obiettivo con sorpresa finale che verrà documentata, come il resto del viaggio, sul canale instagram @rob.pappalardo: “Per ferragosto arriverò a Parigi attraverso la Senna e pianterò la bandiera dei 4 mori alla base della Torre Eiffel“. Un attestato d’amore per una terra dove è nato da genitori non sardi. Ma la traversata potrebbe non finire qui: “Voglio proseguire verso Le Havre e affacciarmi sull’Atlantico. Da lì Londra non è poi così lontana”. Il gommone, a quanto sembra, dovrà fare gli straordinari.

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