Sassari difende l’Accademia di Belle arti: “No allo scippo per cagliaricentrismo”

Il sindaco di Sassari difende l’Accademia di Belle arti dallo scippo per Cagliari

Il sindaco di Sassari attacca: “No allo scippo dell’Accademia di Belle arti di Sassari a vantaggio di Cagliari e in nome del cagliaricentrismo“. Questo si nasconde, secondo Giuseppe Mascia, dietro la proposta di legge del deputato Fdi Salvatore Deidda di istituire una Accademia di Belle Arti anche a Cagliari o, in subordine, di creare un distaccamento della “Mario Sironi” di Sassari.

L’appello del sindaco

“A distanza di alcuni anni da analoghi tentativi, c’è chi riprova a portarci via l’istituto di alta formazione, considerato un’eccellenza a livello nazionale – ricorda il sindaco Mascia -, sulla base di argomentazioni numeriche che non hanno fondamento e che in ogni caso non possono essere l’unica ragione per mettere in atto un piano che va assolutamente sventato”. Il primo cittadino sassarese chiama alla rivolta tutta la parte settentrionale dell’Isola e l’intero Campo largo. Mascia invoca “la durissima reazione degli esponenti istituzionali, economici, sociali e culturali di Sassari e del Nord Sardegna, ma anche l’impegno di tutta la coalizione che governa la Sardegna, compresi i suoi esponenti in Parlamento, ad attivarsi per impedire che, con il pretesto indimostrabile che nell’isola i numeri legittimino la presenza di due Accademie, crea i presupposti per smantellare Sassari e aprire a Cagliari”.

“Mi rivolgo anche al buon senso e all’attenzione verso il nostro territorio da parte dei rappresentati di Fratelli d’Italia e di centrodestra del Sassarese, della Gallura, del Nuorese e di tutte le aree geografiche dell’isola che rischiano di veder dimostrata per l’ennesima volta la teoria della loro subalternità a Cagliari – continua -, mettendo a rischio l’esistenza stessa di una fucina di talenti che da sempre ha permesso ai sardi, a tutti i sardi, di formarsi e di affermarsi nello scenario artistico e culturale nazionale e internazionale”.

Non bastano i numeri

“Sulla base del numero di iscritti ai licei artistici di Cagliari e del Sud Sardegna, si motiva l’istituzione di una seconda Accademia nell’Isola – spiega Mascia. Non è un una presa di posizione fondata su inutili campanilismi, ma sulla logica, sulla matematica e sulla politica. Quel dato non può essere l’unico tenuto in considerazione. Perché occorre realmente tenere conto di quale sia l’effettivo bacino d’utenza potenziale di una realtà di Accademia di Belle Arti, prima di decidere che nella nostra regione ne necessitino due. Il secondo passo sarà la chiusura di Sassari a vantaggio di Cagliari sempre sulla base di elementi numerici che non giustificheranno la sopravvivenza di entrambe, senza tenere conto della storia, del blasone, dei risultati e dell’importanza dell’Accademia Sironi”.

“I numeri non possono essere la sola ragione che guida l’azione politica, altrimenti si rischia seriamente di creare il deserto in tutte quelle zone dell’isola che sul piano demografico non possono competere con Cagliari, ma che hanno diritto di continuare a rappresentare un polo d’attrazione per chi studia, per chi fa impresa, per chi vuole viverci, chi fa cultura e per i visitatori”. Per Mascia serve una reazione compatta. “Il no a un piano del genere, che reputo scellerato e controproducente rispetto all’attesa che l’isola continui a crescere in maniera omogenea, deve essere unanime, compatto e perentorio“.

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