Crescono le imprese artigiane a Sassari, sono le prime in Sardegna

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La crescita delle imprese artigiane a Sassari.

In provincia di Sassari e in Gallura le imprese artigiane sono più numerose e con un tasso di crescita significativo rispetto al 2022. Secondo uno studio di Confartigianato per la Festa dei Lavoratori, nel territorio ci sono 12.673 imprese artigiane registrate con un tasso di crescita dell’1,23%, rispetto a due anni fa.

Questo colloca il territorio all’ottavo posto in Italia per incremento delle imprese artigiane, con un saldo di +115 imprese dato dalle 804 iscrizioni e dalle 649 cancellazioni. Il territorio della Gallura e della provincia di Sassari è infatti il più vivace in Sardegna, ma Cagliari supera per crescita. Cagliari ha 7.257 imprese registrate, ma la crescita dell’1.36% (6° posto nazionale) rispetto al 2022 e un saldo di +99 unità dato dalle 468 iscrizioni e dalle 369 cessazioni.

In generale, l’Isola è al secondo posto in Italia per crescita del comparto con +1,13% rispetto al 2022 e un saldo di +387 imprese, la risultante delle 2.072 nuove aperture e delle 1.685 cessazioni. La Sardegna si piazza seconda solo dopo la Provincia Autonoma di Trento che cresce dell’1,69% sul 2022 e ma prima del Friuli con il + 1,03%, del Lazio, dell’Emilia Romagna e della Lombardia.

Confartigianato Sardegna ritiene che il comparto artigiano è un mondo che vuole stare al passo coi tempi e che va avanti con la voglia di contribuire sempre più allo sviluppo armonico del sistema economico e sociale isolano per creare lavoro dignitoso, sicuro, stabile, pulito e, soprattutto, inclusivo.

“Quest’ultima è la caratteristica principale del lavoro artigiano perché – ha detto Fabio Mereu, presidente Confartigianato Sardegna- nel senso più ampio del termine, l’impresa non è un soggetto indipendente da tutto ciò che la circonda ma è l’insieme di persone che a vario titolo investono nella crescita soprattutto a beneficio dell’intera comunità”.

“Nelle nostre aziende, di piccole o grandi dimensioni, ogni individuo si sente coinvolto come parte integrante di una grande famiglia, soprattutto grazie alla stretta relazione quotidiana con il datore di
lavoro. Per un imprenditore artigiano, la prima preoccupazione è quella di assicurare il sostentamento ai suoi dipendenti e alle loro famiglie. Questo impegno viene chiamato responsabilità sociale, sia
verso l’individuo che verso la comunità di cui si fa parte, un aspetto che da sempre contraddistingue il settore dell’artigianato – prosegue Mereu – attualmente, si fa sempre più menzione del concetto di
capitale umano‘, con l’obiettivo di mettere in risalto il valore della componente umana all’interno delle aziende”.

“Questo perché il contributo di addetti motivati, apprezzati, valorizzati e formati porta a risultati positivi in qualsiasi contesto lavorativo – spiega Mereu -. Gli artigiani hanno compreso da tempo questa verità: se ne discute ora diffusamente, ma da sempre il lavoro, in tutte le sue forme, ha una dignità intrinseca che va oltre l’aspetto economico. Proprio perché crediamo nel valore della persona, è necessario ripartire dalla formazione e dal superamento del gap oggi esistente tra scuola e impresa, tra giovani e mondo del lavoro perché il modello artigiano oggi sconta la difficoltà di reperire manodopera qualificata“.

Secondo Confartigianato Sardegna il panorama sardo sta subendo una trasformazione, ma emergono lacune di competenze e professionalità nelle aziende, mentre i giovani reclamano un coinvolgimento più attivo nei processi produttivi. ”Al contempo, i lavoratori più esperti devono costantemente aggiornare le proprie conoscenze per adattarsi a un mondo in costante mutamento – spiega il presidente dell’associazione -. Queste sfide riguardano, e riguarderanno sempre più, sia gli artigiani che i dipendenti, due attori che devono unire le forze, pur mantenendo le proprie specificità, per il beneficio di tutti”.

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