Il rapporto che rivela la situazione dell’istruzione e occupazione a Sassari.
Dopo la Festa dei Lavoratori si tirano le somme sulla situazione occupazionale. Nella provincia di Sassari, come nel resto della Sardegna, la questione dell’occupazione è ancora problematica, con i dati tra i peggiori in Italia, ma un nuovo rapporto svela dati molto drammatici.
Secondo uno studio condotto da Openpolis, con dati Istat, per il Primo Maggio, il Sassarese ha tassi di occupazione e istruzione sotto la media. Il rapporto ha rivelato come questi due fattori siano correlati fra di loro, dove chi non ha raggiunto il diploma spesso fa fatica a inserirsi nel mercato del lavoro.
I dati nazionali.
Più difficoltoso l’accesso al mondo del lavoro per chi non ha conseguito il diploma di maturità, ma ancora troppi italiani abbandonano i banchi di scuola. Più penalizzate le donne che non conseguono il diploma, che rappresentano soltanto il 25,5% degli occupati, contro il 53,1% dei diplomati tra i giovani. Si può ben comprendere il perché le ragazze investono maggiormente sullo studio, ma anche le percentuali dei maschi con licenza media, seppur migliori e gap più ridotti, non sono positive. I ragazzi occupati senza diploma sono infatti il 47,7% contro il 60,9% diplomati. Il gap tra giovani diplomati e non diplomati nel mercato di lavoro è elevato, ovvero 39% contro 57,7%.
La situazione però cambia a livello territoriale, dove generalmente non essere diplomati penalizza più i residenti nel Nord Italia e meno quelli del Centro e Mezzogiorno. Al Sud l’essere diplomati non si traduce in maggiori opportunità occupazionali, anche se sono occupati il 27,9% dei non diplomati e 39,3% dei diplomati.
La Sardegna è una delle peggiori aree in Italia per rapporto tra occupati e diplomati, assieme alla Sicilia e la Puglia. La maggior parte delle Regioni Italiane sono divise in quattro macro aree. Il primo è il gruppo istruzione e occupazione sopra la media, presente più nelle regioni del Nord Est e Centro. Il secondo è quello degli istruiti, ma sotto occupati, ovvero dove un’istruzione superiore non si traduce in una maggiore facilità nel trovare un impiego. Poi c’è il gruppo degli istruiti sotto la media, ma con un’occupazione sopra la media, presente sopratutto nelle regioni del Nord e Centro. L’ultimo gruppo è quello tipico di alcune regioni del Sud, compresa la Sardegna. A quest’area appartengono quelli che non solo hanno un’istruzione sotto la media, ma sono anche sotto occupati.
Ciò significa che non in tutte le regioni avere un’istruzione adeguata si traduce in opportunità lavorative, soprattutto al Sud, ma ci sono aree dell’Italia dove avere un diploma è fondamentale per trovare lavoro e altri luoghi del Paese dove non aver conseguito l’esame di maturità non si traduce necessariamente in una penalizzazione occupazionale.
I dati di Sassari.
La situazione in provincia di Sassari rispecchia quella del resto della Sardegna. In Sardegna l’essere poco istruiti penalizza nel mercato del lavoro, ma molti giovani della fascia 25-49 anni non hanno raggiunto il diploma. Secondo il rapporto Openpolis l’abbandono scolastico è un fattore ereditario. Questo è il caso della Sardegna e del Sassarese, dove il tasso dei non diplomati è alto perché le fasce più adulte della popolazione hanno più frequentemente soltanto la licenza media.
A Sassari le persone che hanno un diploma e appartengono agli adulti tra i 25-49 anni sono soltanto il 53% e gli occupati in questa fascia sono il 64,6%. Situazione simile nella vicina Alghero con i diplomati al 50,6% e in possesso di lavoro al 62,7%. I dati sembrano rosei se confrontati a quelli di centri più piccoli come Sorso, dove chi ha conseguito la maturità è solo il 39% delle persone e gli occupati il 58,4%. A Porto Torres sono diplomati solo il 40,9% delle persone e lavorano il 62,2%.
Lievemente migliore è il rapporto tra occupati-istruiti a Stintino, dove chi ha il diploma è il 52,1% e lavorano il 60% delle persone. Nella maggior parte dei comuni del Sassarese, compresa la Gallura, le persone in possesso del diploma tra i 25-49 anni non raggiungono il 50%. A Olbia sono soltanto il 48%, ma l’occupazione è lievemente maggiore che a Sassari, con il 67,6% degli occupati. Solo pochissime aree in Sardegna fanno parte del gruppo “istruzione sotto la media, occupazione sopra la media” e nessuna alla fascia “istruzione e occupazione sopra la media”.