Chiuso il processo per stalking a carico di una 44enne di Sassari.
Una donna di 44 anni, originaria di Sassari, era finita a processo per stalking nei confronti del suo ex marito. La donna, a sua volta, aveva denunciato l’ex coniuge per il mancato pagamento degli alimenti per lei e per la figlia.
Le accuse nei confronti della donna includevano, tra l’altro, la diffusione di volantini diffamatori in cui l’ex marito veniva descritto con frasi denigratorie. In particolare, era stato segnalato un episodio in cui aveva scritto su un quaderno all’interno di una lavanderia frequentata dall’ex coniuge, inserendo contatti e professione di lui. Invitando le persone a contattarlo con frasi come “Cerco ragazza per serate romantiche”.
Il processo, presieduto dalla giudice Claudia Sechi, ha esaminato diverse condotte della donna. Inclusa la pubblicazione di messaggi offensivi su Facebook e la violazione della privacy, attraverso l’uso non autorizzato dei dati personali dell’ex marito. La Procura ha contestato l’uso dei dati sensibili senza consenso.
Nonostante il lungo periodo di accuse e contenziosi, culminato con la denuncia reciproca, l’uomo, che ha una nuova compagna, ha dichiarato di voler chiudere questa dolorosa fase della loro vita rimettendo la querela di parte. La difesa del sassarese ha prodotto, inoltre, le copie dei bonifici che lo scagionano dall’accusa della moglie. E la stessa donna ha ridimensionato le accuse riguardanti il mantenimento.
Pertanto, poiché lo stalking è un reato procedibile a querela di parte, la remissione della querela da parte dell’ex marito ha portato alla chiusura del processo nei confronti della donna. Mentre lui è stato scagionato dalle prove. Come scrive La Nuova Sardegna, per entrambi si chiuderà, così, questa lunga e sofferta vicenda giudiziaria, senza alcuna sentenza di condanna.