Il restauro della chiesa di Santa Maria in Betlem.
Prima settimana di marzo 2022. È la data che segna l’atteso inizio dei lavori di messa in sicurezza e restauro della chiesa, del campanile e del conventino del complesso monumentale di Santa Maria in Betlem.
Dopo la stipula del contratto, il 23 febbraio, con l’impresa R.T.I. Solinas Salvatore s.r.l. (Sassari) & Usai Carlo (Roma) e la nomina del direttore dei lavori nonché progettista l’architetto Angelo Mattia, dà l’avvio ai lavori che, salvo contrattempi, dureranno 540 giorni, per un importo di 1 milione e 450mila euro. Di questi, 680mila provengono dal Mibact (ministero dei Beni culturali), 750mila dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici e 20mila dal Comune.
L’Ente proprietario partecipa con la progettazione, a sua cura e spese, a tutti i livelli. Inoltre, il mese scorso il Comune ha ottenuto un ulteriore finanziamento regionale, dall’assessorato ai Beni Culturali, di 340mila euro. Grazie a questi fondi si potrà procedere a un affidamento alla stessa impresa, già previsto nella gara, per un progetto di completamento degli interni della chiesa, in particolare il restauro degli intonaci della cupola e delle volte nonché la messa in sicurezza del campanile, esclusi dal primo appalto per mancanza di finanziamenti. Si tratta tuttavia di un intervento complesso di consolidamento e restauro della chiesa e con l’avanzare del cantiere si valuteranno eventuali altri danni subentrati col passare di questi ultimi anni, per cui non è escluso che una parte dei nuovi fondi debbano essere destinati a risolvere le criticità che si presenteranno durante l’esecuzione dei lavori.
L’intervento. L’intervento riguarda la rifunzionalizzazione e la valorizzazione, attraverso il restauro e il consolidamento, della chiesa di santa Maria in Betlem e dell’annesso Convento dei Frati Minori Conventuali. Gli interventi edilizi da eseguire nel complesso monumentale di Santa Maria di Betlem sono volti alla conservazione e alla messa in sicurezza degli edifici che compongono il complesso stesso e in special modo le strutture della chiesa e del campanile. Il tempio sarà soggetto ad attività di consolidamento che interesseranno varie porzioni e macroelementi che complessivamente contribuiranno a mitigare le vulnerabilità riscontrate e aumenteranno il livello di sicurezza della struttura. In particolare si procederà al consolidamento della fondazione della facciata con pali e della parete muraria della facciata con inserimento di catene metalliche, con iniezioni di malta e perfori armati; saranno consolidati gli archi e le volte della navata, delle cappelle laterali e della cantoria con catene metalliche; sarà rafforzata la porzione di sommità del campanile e della cella campanaria mediante cerchiatura con fasce di acciaio ad alta resistenza e con perforazioni armate verticali.
I lavori appaltati e quelli in previsione saranno strettamente osservati dalla Soprintendenza sia per la rilevanza del bene, sia perché una parte del finanziamento (680mila euro) proviene direttamente dal ministero dei Beni culturali tramite il Segretariato regionale.