Fototrappole e multe, a Sassari è lotta senza quartiere contro gli incivili dei rifiuti

Il neo assessore all’Ambiente Antonello Sassu annuncia le misure contro chi crea discariche abusive a Sassari.

“Contro gli incivili sarà una lotta senza quartiere.” È caustico Antonello Sassu, neo assessore all’Ambiente del Comune di Sassari, intervistato insieme alla dirigente del settore Marge Cannas, mentre illustra le sanzioni a carico di chi crea discariche abusive per la città: “Invieremo loro una multa dai 250 ai 500 euro.” A supporto dell’intento 150 fototrappole, in arrivo a breve, per il presidio del territorio. “I matrimoni si fanno in due: l’amministrazione c’è, ci siano anche quei pochi cittadini che non rispettano le regole.” Nel caso del servizio di igiene ambientale, le nozze hanno però un terzo partner, l’Ati, l’associazione temporanea d’impresa, composta da tre società, vincitrice dell’ultimo appalto e spesso sul banco degli imputati per inefficienze e disservizi.

Dopo i sei mesi di transizione – spiega la dottoressa Cannas – avrebbero dovuto andare a regime dal primo giugno e così non è stato.” La “sottovalutazione”, così la definiscono assessore e dirigente, da parte dei gestori Ambiente Italia, Formula Ambiente e Gesenu, dei problemi causati anche dalla pandemia, oltre che le criticità organizzative e di rapporti coi dipendenti, più volte denunciati in particolare dalla Cgil, hanno comportato una serie di mancanze punite dall’amministrazione intervenendo sulle finanze della triade: “Fino ad adesso 500mila euro di sanzioni”, rivela la Cannas, “poi valuteremo la decurtazione dei servizi non resi.” Ora si attendono novità proprio dall’Ati: “Probabilmente”, dichiara Sassu, “ci sarà un unico soggetto con l’intera responsabilità.”

Intanto le novità, o i ritorni all’antico: “Avremo un operatore di zona”, afferma l’assessore, “per fidelizzare il rapporto tra lavoratori e cittadini.” Poi un altro ecocentro a Funtana di Coibu e l’inesorabile cammino verso l’eliminazione dei cassonetti: “Il futuro è del porta a porta che abbiamo già avviato nell’area da Monserrato a via Luna e Sole”, sostiene la dirigente che poi specifica sul tema delle isole ecologiche “pensate soprattutto per l’agro e le zone turistiche. Tra poco ne inaugureremo quattro.” Rimane il tema, in linea diretta con le discariche abusive, delle inadempienze sui conferimenti, coi materiali gettati nei contenitori sbagliati o attraverso modalità errate: “Tutto questo ha un costo che si riflette sulla Tari, la tassa sui rifiuti”, conclude l’assessore. “E anche sulle penali da pagare alla Regione perché siamo lontani dal traguardo prestabilito dell’80% di raccolta differenziata.” A convincere i riottosi quindi, in assenza dell’adeguata sensibilità per l’ambiente, potrebbe essere l’argomento ‘soldi in meno nel portafoglio’.

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