La novità nella nuova ordinanza del sindaco di Sassari.
Non solo mascherine. Nella nuova ordinanza del sindaco di Sassari Nanni Campus con le nuove misure anti coronavirus ci sono anche importanti novità per i ristoratori. La principale è quella di annotare i nomi e i numeri di telefono dei clienti in un apposito registro e tenerli a disposizione per 14 giorni.
“Nei locali adibiti alla ristorazione, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, come pure all’interno di circoli privati per eventi con ristorazione anche solo occasionale, gli esercenti dovranno annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare di ogni cliente, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali. I suddetti elenchi dovranno essere tenuti a disposizione degli organi di vigilanza per 14 giorni”, si legge nel provvedimento.
I tavoli dovranno essere allestiti in modo tale da assicurare costantemente il distanziamento non inferiore a un metro tra i clienti, a eccezione di persone abitualmente conviventi. Negli altri locali, adibiti prevalentemente alla somministrazione di bevande, quali bar, pub e, inoltre, nelle pasticcerie, nelle gelaterie e nelle rosticcerie, sia per quanto riguarda i clienti seduti ai tavoli, all’interno come all’esterno del locale, che per quelli che stazionano in piedi in prossimità di tavoli o dei banconi di mescita, deve essere rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro, ad eccezione di persone abitualmente conviventi.
Le disposizioni hanno valore anche all’interno di circoli privati in cui si effettui attività di somministrazione per i soci. Mascherina obbligatoria sempre, dunque, a meno che non si sia conviventi, dove non è possibile mantenere la distanza di un metro, anche ai tavoli quando non si sta consumando. Obbligo costante di mascherina anche per tutto il personale che lavora in questo tipi di esercizi.
L’ordinanza ricorda poi che non possono essere usati “menù in formato cartaceo. Qualora non possano essere utilizzate modalità di consultazione online, potranno essere messi a disposizione della clientela menù in stampa plastificata o rivestiti da contenitori di plastica che dovranno essere sanificati dopo l’uso” e che è vietato, nei pubblici esercizi e in quelli che offrono servizi al pubblico, mettere a disposizione riviste. Degli assembramenti saranno responsabili sia il legale rappresentante delle attività sia l’autore dell’illecito.