Il Sardegna Pride a Sassari.
Oggi a Sassari, dopo un anno di pausa, ritorna in piazza il Sardegna Pride, la manifestazione dell’orgoglio LGBT+ per le libertà e i diritti di tutte e tutti. Oltre a Sassari la manifestazione si svolgerà in contemporanea anche a Cagliari, per evitare spostamenti di massa e eccessivi assembramenti.
“Saranno due manifestazioni itineranti, senza i carri delle associazioni ai quali ci eravamo abituati negli anni precedenti – spiegano gli organizzatori – ma con una rinnovata energia e voglia di scendere in piazza per rivendicare la piena libertà e il diritto di ognuno di noi all’autodeterminazione sul corpo e nelle scelte di vita. Il motto scelto quest’anno “Fuori dal binario” è infatti denso di significati, dal rimando al F.U.O.R.I., Fronte Unito Omosessuali Rivoluzionari Italiani nato nel 1971″ all’inclusione di tutte le identità, orientamenti e sensibilità che non si riconoscono nel binarismo di genere. Motto riassunto da quel “+” che accompagna tutta la grafica della manifestazione di quest’anno e che, nell’acronimo LGBT+, indica la varietà e molteplicità delle identità in cui ognuno e ognuna di noi può riconoscersi”.
Oltre alle rivendicazioni classiche, dal matrimonio egualitario alla riforma della legge 164 sui percorsi di transizione di genere, dalla messa al bando della mutilazione genitale per le persone intersex, all’educazione ad una cultura del rispetto di tutte le diversità nelle scuole, in primo piano gli organizzatori metteranno la richiesta di immediata approvazione del DDL Zan, il disegno di legge per l’estensione delle aggravanti, riconosciute dalla legge Mancino per alcuni reati di odio, anche a quelli motivati da dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere, dal sesso, dal genere e dalla disabilità.
Ma in piazza si manifesterà anche contro le disparità economiche e sanitarie evidenziate dalla pandemia, per una vera lotta alla disoccupazione, alla corruzione e all’evasione fiscale che deprime i servizi pubblici e negano il nostro diritto al lavoro, alla salute, alla casa, all’istruzione e alla piena realizzazione individuale e collettiva.
“Ma esprimeremo la nostra rabbia attraverso la gioia di stare insieme, socialmente uniti anche se fisicamente distanziati nel pieno rispetto delle regole anti Covid e delle prescrizioni che arriveranno dalle Autorità locali – proseguono gli organizzatori – . E lo faremo con la colonna sonora di Raffaella Carrà una grande artista che ha contribuito, con l’amore e la gentilezza a cambiare la mentalità e la cultura conservatrice e machista della nostra società”.
L’appuntamento di quest’anno sarà carico di significati e di anniversari: sono 40 anni esatti dalla scoperta del virus dell’HIV nel lontano 1981. E sono anche 10 anni dalla nascita di Diritti al Cuore, la rete di associazioni, gruppi e movimenti che si battono per le libertà e i diritti di tutte e tutti e che, nel 2011, ha organizzato la prima manifestazione unitaria contro omofobia, razzismo e sessismo a Sassari.
La manifestazione prevede di toccare tre punti della città: via Rockfeller 16/c, sede del MOS, da cui ci si sposterà alle ore 18 con mezzi di mobilità sostenibile, alcuni messi a disposizione dal Elerent sharing Sassari: pattini, monopattini, biciclette, skateboard, auto elettriche. Prima tappa ore 18 e 30 nella parte bassa dei giardini pubblici, fronte ExQ, dove chiunque si potrà unire alla manifestazione con striscioni, cartelli e bandiere. Altra tappa della manifestazione sarà piazza d’Italia, dove è prevista la lettura del documento e altri interventi delle associazioni aderenti.
L’ultima piazza del Sardegna Pride sarà piazza Santa Caterina che, dalle 21, vedrà la partecipazione di artisti, performer e interventi politici, introdotti dalle nostre amate drag queen Darla Fracci e Rebecca. Alle 22 e 30 il collegamento in diretta con la piazza del Sardegna Pride a Cagliari, presso Ateneika, per celebrare insieme, anche se virtualmente, il Pride di tutta la Sardegna.
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