La situazione delle scuole a Sassari e Alghero secondo Openpolis.
Alcune scuole di Sassari si trovano adiacenti a siti inquinanti. Uno studio di Openpolis, con dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha svelato i ritardi dell’Italia sulle questioni ambientali, sopratutto riguardo alla tutela dei più giovani che frequentano zone critiche.
Secondo lo studio per i giovani italiani è cruciale il tema del cambiamento climatico, ovvero per almeno 1 ragazzo su due. Dunque i giovani italiani sono i più interessati in Europa alla questione, ma il Paese mostra ancora dei ritardi rispetto a molte nazioni del vecchio continente. Ma in Italia, anche se quasi il 90% degli edifici scolastici è raggiungibile con mezzi alternativi all’auto, il 2,4% è vicino a fonti di inquinamento. Sassari è uno dei pochi comuni sardi a presentare una situazione “a rischio”, secondo i dati del 2023.
In città, infatti, su 94 edifici scolastici nel comune, 3 si trovano vicine a fonti di inquinamento atmosferico. Il dato, con il 3,19%, supera la media nazionale del 2,4%. Circa 92 scuole sono raggiungibili con mezzi alternativi a quello privato, ovvero pari al 97,87% (sopra la media nazionale dell’89,3%). Anche ad Alghero la situazione è critica: su 34 scuole nel comune, 10 edifici sono vicini a fonti inquinanti, pari al 29,41% ma tutte sono raggiungibili con mezzi alternativi a quello privato. I due comuni si trovano in una zona classificata co me “arancione”, ovvero quelli con scuole a maggiore inquinamento ma raggiungibili con mezzi alternativi (bus e altro trasporto pubblico). In Sardegna non ci sono comuni dove le scuole sono raggiungibili solo con le auto e gran parte della mappa è verde, ovvero con scuole vicine a fonti “pulite“ e raggiungibili con mezzi pubblici.
Alcune zone del Sassarese si presentano “gialle”, ovvero con scuole a minor inquinamento e meno raggiungibili con i mezzi. Uno dei comuni è Villanova Monteleone, con scuole 4 nel comune, di cui 0 vicine a fonti di inquinamento atmosferico, pari al 0,00% (media nazionale 2,4%) e solo 3 raggiungibili con mezzi alternativi a quello privato, pari al 75,00% (media nazionale 89,3%). Le scuole meno raggiungibili sono collocate nei paesi più piccoli, aree più periferiche che non dispongono di trasporto pubblico, come avviene nelle città.