Insorgono gli autisti delle ambulanze di Alghero.
Sono trascorsi quasi due anni da quando un gruppo di autisti di Alghero ha intrapreso un’azione legale contro la Asl per ottenere il giusto compenso per le prestazioni aggiuntive svolte presso il presidio di Ozieri. Nonostante gli sforzi compiuti, tra avvocati e tribunali, la situazione sembra ancora lontana da una risoluzione, lasciando gli autisti senza una risposta e, soprattutto, senza i compensi spettanti.
Gli autisti, chiamati a sopperire alla cronica mancanza di personale nel presidio di Ozieri, hanno accettato di lavorare in condizioni estremamente difficili. Per mesi, hanno dovuto affrontare lunghi viaggi con i propri mezzi, sostenendo di tasca propria le spese per carburante e pasti. Inoltre, i turni di lavoro, spesso prolungati fino a 12 ore consecutive, hanno richiesto loro di rinunciare al riposo e di trascurare le proprie famiglie.
Nonostante i sacrifici, questi lavoratori si sono trovati di fronte a un muro di silenzio e indifferenza. I ricorsi legali, affidati a un avvocato, non hanno portato fino ad ora ad alcun risultato concreto. “Oltre il danno, anche la beffa”, commentano amaramente gli autisti, che si sentono abbandonati e traditi.
La situazione, che sarebbe dovuta essere temporanea, si è trascinata per troppo tempo, lasciando i lavoratori in una situazione di incertezza e frustrazione. Le prestazioni aggiuntive, che avrebbero dovuto essere riconosciute e retribuite come previsto dalla legge, sono rimaste invece ignorate.
Questa vicenda non è solo una questione di diritti non riconosciuti, ma anche un campanello d’allarme sulle condizioni di lavoro nel settore dei trasporti. Gli autisti di Alghero chiedono ora che venga fatta giustizia, non solo per loro, ma per tutti i lavoratori che si trovano in situazioni simili.