La solidarietà per il sindaco di Bono.
Solidarietà da tutta la Sardegna per il sindaco di Bono, Michele Solinas, vittima di un atto intimidatorio. La riunione di sindaci da tutta l’Isola è avvenuta questa mattina nel paese, convocati dall’Anci Sardegna, che, insieme ai rappresentanti politici e istituzionali hanno presenziato al Consiglio comunale aperto, con il fine anche di chiedere una risposta da parte dello Stato.
“Lo Stato non ci deve lasciare soli”, ha detto il presidente Christian Solinas, governatore della Regione, il quale ha messo in luce che le minacce ai sindaci sono, putroppo, molto diffuse in Sardegna. Per questo motivo, ha chiesto allo Stato un intervento efficace per contrastare queste azioni. In particolare, Solinas ha chiesto “che siano potenziate le caserme dei carabinieri presenti e ripristinate quelle chiuse negli anni”.
Secondo il governatore della Sardegna servono più militari, “perché è inconcepibile che una sola auto di servizio possa coprire territori estesi decine di chilometri quadrati. Solo la presenza dello Stato può garantire la legalità”, queste le parole di Solinas.
All’incontro erano presenti numerosi esponenti politici sardi, come il deputato della Lega, Dario Giagoni, il vicepresidente della Giunta regionale, Giuseppe Fasolino, gli assessori Pierluigi Saiu, e il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais e Aldo Salaris. “Gli atti intimidatori contro gli amministratori locali non sono purtroppo casi isolati – ha aggiunto quest’ultimo – Davanti a questa minaccia, che lede i principi di libertà e democrazia, abbiamo il dovere di mostrarci uniti”. I sindaci sono oggi chiamati a svolgere un ruolo importantissimo che esula dalle sole funzioni amministrative e che merita non solo attenzione ma anche supporto in ogni fase amministrativa e in ogni azione, senza distinzione alcuna. Difenderne l’operato ogni giorno, tutelandone la libertà d’azione, è un dovere a cui nessuno può sottrarsi”.
“Episodi come questo sono inaccettabili e scuotono le coscienze di tutti – ha aggiunto l’assessore Pierluigi Saiu – Quanto accaduto a Bono deve essere l’occasione perché venga avviata una profonda riflessione su questi fenomeni e sul problema della sicurezza degli amministratori pubblici. Guidati dal no alla violenza possiamo e dobbiamo fare il possibile per evitare che simili atti possano ripetersi