Le dichiarazioni del sindacato.
Alla fine del mese di gennaio, si sono conclusi i lavori del ripristino del cavo di alimentazione della linea aerea della metro tramvia, tranciati a causa di un incidente accaduto nel mese di giugno 2019.
“I lavori – dichiara il segretario Fit Cisl di Sassari Alessandro Russu – attesi per mesi e finalmente conclusi dopo tanta attesa, ora devono affrontare l’ultima sfida di una serie di lungaggini: il nulla osta dell’Ufficio Speciale Trasporti ed Impianti Fissi (Ustif) che, a sentire gli addetti ai lavori, si farà attendere per tutto il mese di febbraio, anche perché pare ci siano ancora una serie di imperfezioni da sistemare lungo il tracciato”.
“Dunque sui binari resta il respingente burocratico delle autorizzazioni, e nel frattempo Atp sta sopportando il travaso di passeggeri della metro sulle proprie linee, mettendo a disposizione, a proprie spese, autobus aggiuntivi per evitare il sovraffollamento sulle linee tradizionali. Secondo la Fit Cisl, tutto ciò ha il sapore di una beffa ai danni dei lavoratori e dei cittadini”.
“Il binomi Sassari – Ferrovia a questo punto rischia di diventare un ossimoro; allo stato delle cose pare proprio una locuzione che esprime concetti destinati a contraddirsi tra loro: ricordiamo le vicende legate alla chiusura della linea turistica per Tempio e Palau, l’impossibilità di raggiungere Nulvi, la chiusura della linea per Alghero (solo recentemente ripristinata) ed infine la metro Sassari”, continua la Fit Cisl.
“Non resta che illudersi e fantasticare con il progetto per il secondo e terzo lotto della metro, oggetto anche questo di numerosi dibattiti cittadini, un programma che allo stato attuale può solo far viaggiare la metropolitana sassarese sulle cartografie dei progettisti, sperando che non finisca in un binario morto”, conclude la Fit Cisl.