Ieri mattina gli agenti della squadra volante hanno notato dei movimenti sospetti nei pressi di un’abitazione a Cagliari in piazza dei Carrubi, che lasciavano intuire lo svolgersi si un’attività di spaccio. Tale circostanza, peraltro, era stata anche oggetto di segnalazione al 113 da parte di alcuni cittadini.
In particolare l’attenzione dei poliziotti, che si erano appostati nelle vicinanze, è stata attirata da un oggetto lanciato da una finestra del secondo piano di un palazzo e che è caduto proprio vicino a loro. Si trattava di una calza da uomo che conteneva 50 grammi tra cocaina, marjuana e hashish.
La finestra dalla quale era stata lanciata era quella della camera da letto di una pregiudicata, Claudia Esu, 44enne cagliaritana, ben nota alle forze di polizia per precedenti in fatto di spaccio di sostanze stupefacente.
Gli operatori sono entrati nel palazzo per raggiungere l’abitazione, incrociando sulle scale in prossimità del portoncino d’ingresso, un’altra donna dal fare particolarmente nervoso. Fermata, la stessa ha dichiarato di essere stata poco prima a casa di sua cognata per una visita. Non convinti, i poliziotti l’hanno invitata a rientrare dentro casa. Una volta dentro, hanno trovato la Esu che usciva frettolosamente dalla sua camera e altri due uomini seduti al tavolo da pranzo.
Gli agenti hanno pertanto iniziato un controllo accurato sia delle persone presenti che dell’appartamento, sospettando un piano ben architettato dalla Esu per nascondere la sua attività illecita: liberarsi della sostanza stupefacente lanciandola fuori dalla finestra ed usare una persona insospettabile per nascondere i guadagni della vendita. Infatti la cognata della donna, fermata poco prima, è stata trovata in possesso di un sacchetto di plastica con circa 1300 euro divisi in banconote di piccolo taglio. Controllando accuratamente l’abitazione, dotato di mobilio e rifiniture di alto valore, lasciando intendere grossi guadagni provento di attività illecite, i poliziotti hanno notato un vero e proprio sistema di videosorveglianza che permetteva alla donna di controllare in qualsiasi momento l’arrivo e di conseguenza un possibile controllo della polizia.
Nella parete del salone, placcata in pietra, ha attirato l’attenzione una mattonella non stuccata, che, a una piccola pressione degli operatori, ha rivelato uno spazioso nascondiglio utilizzato sicuramente per nascondere la droga, che, al momento di bisogno, si richiudeva facilmente con un sistema di piccoli magneti posizionati tra la parete e la mattonella stessa. Nella camera da letto, inoltre, la stessa dalla cui finestra era stata lanciata la calza con all’interno la droga, è stata trovata la stessa tipologia di calze da uomo. Infine, in un mobile della cucina, sono stati scoperti due rotoli di nastro adesivo, uno di colore blu e uno rosso, identici ai pezzi utilizzati per sigillare le varie dosi trovate all’interno della calza.
La donna è stata così tratta in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e accompagnata presso il carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria. La donna e gli altri presenti nello stabile sono stati tutti sanzionati per la violazione delle misure anti coronavirus.
Inoltre, considerato che l’appartamento è stato teatro di continui episodi di attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti, si è proceduto al sequestro dell’immobile.