Stalking all’amante coetanea, guai per un 80enne in provincia di Sassari

stalking Sassari

Stalking all’amante, assolto un 80enne della provincia di Sassari dopo anni di accuse.

Tra il 2013 e il 2017, un uomo di 80 anni e una sua coetanea di un piccolo paese della provincia di Sassari, avevano intrecciato una relazione particolare. La loro conoscenza, nata come amicizia, si era trasformata in un rapporto principalmente telefonico, data la situazione familiare dell’uomo, sposato. I due avevano deciso di mantenere segreta la frequentazione, che includeva conversazioni quotidiane e un legame apparentemente profondo.

Nel corso degli anni, però, la donna aveva iniziato a chiedere prestiti di denaro con giustificazioni diverse. Dall’acquisto di beni per il figlio fino alla necessità di affrontare spese legali legate a una successione. Complessivamente, l’anziano avrebbe consegnato circa 15mila euro, nonostante vivesse con una semplice pensione.

Quando, a un certo punto, l’uomo aveva chiesto la restituzione della somma, la donna aveva interrotto ogni contatto, arrivando persino a bloccarlo. In risposta, il pensionato aveva tentato di riprendere il dialogo, dapprima con biglietti lasciati nella cassetta postale in cui faceva presente che avrebbe chiesto aiuto ai suoi figli. Poi aveva contattato davvero i figli della donna, che però avevano richiesto prove scritte del prestito, mai fornite dall’uomo. Alla fine, aveva deciso di rivolgersi a un avvocato, che aveva inviato una raccomandata alla donna. Quest’ultima, tuttavia, aveva reagito presentando una denuncia per atti persecutori.

Durante il processo, la donna aveva sostenuto che l’80enne fosse ossessionato da lei, accusandolo di molestie telefoniche, appostamenti sotto casa e richieste di natura sessuale. Tuttavia, la difesa dell’uomo aveva prodotto tabulati telefonici che mostravano conversazioni lunghe e frequenti tra i due fino al 2017, smentendo l’idea che lei evitasse i contatti. Non erano emerse prove che confermassero gli appostamenti o le molestie dichiarate dalla donna.

Il tribunale ha quindi assolto l’anziano con la formula “il fatto non sussiste”, chiudendo una vicenda durata anni e caratterizzata da profonde discrepanze tra le versioni delle due parti.

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