L’infermiere di Sassari ed il colonnello medico, l’incredibile storia tra l’Ebola ed il Covid

L’infermiere sassarese Stefano Marongiu.

Il virus dell’Ebola e del Covid-19 ha segnato la vita di Stefano Marongiu, infermiere 37enne di Sassari. Era il maggio 2015 quando Stefano venne contagiato dall’Ebola. L’infermiere, che in quel momento prestava servizio al 118, accusò un malore, dopo esser rientrato da una missione in Sierra Leone come volontario di Emergency. Compreso di esser stato contagiato, appena un giorno prima aveva visitato una donna con febbre emorragica, decise di autoisolarsi. Dopo un breve ricovero in ospedale, che confermò la diagnosi di Ebola, l’infezione si aggravò.

Fu il colonnello medico Marco Lastilla, che gli evitò la morte organizzando un volo militare verso l’ospedale Spallanzani di Roma. Dopo circa un mese Marongiu guarì e accettò la proposta di restare in quell’ospedale a lavorare. L’incredibile storia è stata raccontata in questi giorni da diversi quotidiani, tra cui La Repubblica.

I due rimasero amici e 5 anni dopo fu Marco ad entrare allo Spallanzani ed essere soccorso dall’infermiere. Il sassarese, a capo delle Usca, capì che qualcosa non andava quando Lastilla gli confidò di non sentirsi bene. Il tampone confermò la positività al Covid-19 e il colonnello, a causa del peggiorare delle condizioni, venne accolto da Marongiu, l’infermiere che aveva salvato qualche anno prima. Le condizioni critiche suggerirono l’utilizzo del casco e la ventilazione forzata. Con il passare dei giorni le condizioni del colonnello migliorarono nettamente e dopo circa un mese, lo stesso periodo del ricovero dell’infermiere, potè ritornare a casa ad abbracciare i suoi familiari.

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