L’ordinanza del sindaco di Sassari che impone la chiusura dei negozi.
Tolleranza zero del sindaco Nanni Campus contro il consumo notturno di alcolici nel centro di Sassari. Il primo cittadino ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura, dalle ore 21:30 alle ore 7, di tutti gli esercizi di vicinato. Ciò in seguito alla protesta dei residenti del centro storico, che segnalano sempre più frequentemente la presenza di gruppi di persone che bevono alcolici nelle strade e nelle piazze durante le ore notturne, consumatori il cui vociare impedisce ai residenti di riposare.
“Coloro che si approvvigionano di bevande alcoliche negli esercizi di vicinato, e che restano aperti fino alle prime ore del mattino, si rendono frequentemente responsabili di condotte illecite, perpetrate sotto l’effetto dell’alcol, che accrescono i rischi per la sicurezza urbana – scrive il primo cittadino nell’ordinanza -. Pertanto si ordina la chiusura dalle ore 21:30 alle ore 7 di tutti gli esercizi di vicinato ubicati all’interno dell’area delimitata da via Politeama, piazza Castello, via Brigata Sassari, corso Margherita Savoia, Porta Utzeri, corso Vico, via Saffi, corso Trinità, piazza Mercato, viale Umberto, compresi quelli presenti nelle suddette vie”.
Il provvedimento entra in vigore dalla data di notifica ai titolari degli esercizi di vicinato ubicati nell’area urbana indicata e resta in vigore fino ad eventuale nuova disposizione. Per gli inadempienti sarà disposta la chiusura dell’esercizio di vicinato per 30 giorni consecutivi.
“Nel centro storico la presenza di esercizi di vicinato, che restano aperti fino a tarda notte, oltre a causare disturbo della quiete pubblica e grave disagio ai residenti, espongono le suddette aree a rischi potenziali di attecchimento di fenomeni di microcriminalità e di degrado urbano. Si è ritenuto di disciplinare l’orario di apertura degli esercizi di vicinato ubicati al centro storico con l’obiettivo di adottare un orario che permetta di salvaguardare l’esercizio dell’attività d’impresa e di conciliarlo con il diritto alla tutela della salute, della sicurezza e della quiete dei residenti“, conclude Campus.