Da giorni vive su una panchina in centro, le tante storie di emarginazione di chi non ha un tetto a Sassari

La situazione dei senzatetto a Sassari.

E’ una storia di amarezza e dispiaceri quella che Gavino, nome di fantasia, è costretto a vivere quotidianamente a Sassari. Fino a pochi anni fa faceva il pavimentista. Poi, con il passare del tempo, le cose sono andate male e si è trovato di punto in bianco in strada.

In questi giorni l’uomo, poco più che 60enne, l’uomo ha trovato rifugio in via Angioy, a pochi passi dalla parrocchia di Sant’Agostino. Viene aiutato dalla Caritas dove, ogni giorno, gli viene offerto pranzo e cena.

Aiutato più volte, spesso è stato allontanato dagli ostelli per via del carattere un po’ burrascoso e dei problemi con l’alcol. Una questione nota anche ai Servizi sociali del Comune di Sassari.

Prendono il reddito di cittadinanza, ma preferiscono vivere sulle panchine: la protesta di una coppia di Sassari

Ma non è l’unica storia di disagio. Come Gavino, tanti altri, affollano le strade di Sassari in diversi momenti dell’anno. Padri di famiglia, con un promettente lavoro alle spalle, che improvvisamente si trovano a fare i conti con la povertà assoluta. Spesso a causa di problemi familiari con separazioni o divorzi, che li hanno ridotti sul lastrico. Altre volte per trascuratezza ed eccessivo dispiacere che portano l’individuo a trovare rifugio nell’alcol.

Percepisce la pensione, ma preferisce dormire per strada a Sassari

Ma c’è anche chi ha fatto della vita da clochard una scelta personale. Come la coppia senza fissa dimora che, lo scorso ottobre, ha preferito prima allestire una baracca in cartone all’Emiciclo per trasferirsi, successivamente, nelle panchine della piazza adiacente. O come l’uomo che, pur percependo la pensione, preferiva vivere da senza tetto nel centro di Sassari. Storie di cui l’assessorato ai Servizi sociali di Sassari è a conoscenza, ma dove non sempre può intervenire, perchè manca la volontà da parte della stessa persona.

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