Settembre positivo per le strutture alberghiere in provincia di Sassari

I dati sul turismo in provincia di Sassari.

Alla fine, il mese di settembre regala alle strutture ricettive associate a Federalberghi-Confcommercio della provincia di Sassari ciò che non ti aspetti: il segno più rispetto allo stesso mese dell’anno 2022. Questa volta, il Centro Studi di Via Pascoli campiona, grazie alla partecipazione di circa 40 imprese alberghiere tra le 102 associate e le circa 110 totali operanti in Provincia, 124.620 posti letto su base mensile tra Alghero, Castelsardo, Stintino, Sassari, Porto Torres, Sorso, Valledoria ed aree interne.

Gli arrivi nazionali campionati sono stati 9.008, producendo 25.261 presenze ed un soggiorno medio di 2,80 giorni; gli arrivi d’oltralpe campionati sono stati 17.094, producendo 57.746 presenze ed un soggiorno medio di 3,38 giorni. L’indice di riempimento dei posti letto per il mese di settembre 2023, dato dal rapporto tra il totale presenze ed il totale posti letto disponibili, ha raggiunto la ragguardevole soglia del 66,61%, meglio dell’omologo indice relativo allo stesso mese dell’anno 2022.

“Gli operatori in generale si mostrano soddisfatti dell’andamento del mese di settembre, l’unico mese che ha fatto registrare una crescita nella stagione estiva 2023 sulla base delle rilevazioni del nostro Centro studi – fa sapere il presidente Federalberghi-Confcommercio della provincia di Sassari, Stefano Visconti – ciò in controtendenza col resto della stagione, che invece ha totalizzato, analizzando gli stessi indici, scostamenti negativi rispetto agli storici”.

Su Alghero si è fatto meglio, visto che gli indici di riempimento sono arrivati a toccare il 71,21% contro il 62,97% del settembre 2022. “Il dato conferma Alghero – sottolinea il presidente – quale traino per la destinazione provinciale, vista la spiccata dote della località di attrarre flussi turistici europei, che hanno la capacità di generare soggiorni medi più lunghi e una maggior ricaduta in termini di ricavo per le aziende”.

Il resto della provincia, pur non raggiungendo le vette algheresi, raggiunge con il suo tasso di riempimento dei posti letto alberghieri il bel traguardo di 58,60% contro il 55,73% del settembre 2022. “Un risultato quello di settembre – rileva Visconti – di tutto rispetto, visto che è paragonato al 2022, anno magico per l’industria vacanziera sarda”.

Tra le cause degli ottimi risultati del mese di settembre, la Federalberghi-Confcommercio individua sostanzialmente il perdurare della stabilità metereologica, la discesa dei listini dei prezzi relativi agli spostamenti, sia in nave che in aereo ed il costo degli alloggi in ribasso vista la stagionalità di spalla. “Nota dolente, questa trasversale rispetto a tutta la stagione – riprende Visconti – è la minor volontà dei nostri ospiti di acquistare servizi extra rispetto all’alloggio, segno di una minor propensione al consumo e di una maggiore attenzione al budget complessivo a disposizione della vacanza. Soprattutto la vendita dei servizi di ristorazione interni agli hotel ha subito una più che significativa battuta di arresto rispetto al consueto volume, anche oltre il 30%“.

Uno sguardo sul mese di ottobre: prima decade contraddistinta dal perdurare della vivacità della domanda, una seconda decade sui livelli dell’anno precedente, una terza decade dove la maggior parte delle strutture ricettive farà calare il sipario su una stagione turistica al momento a tratti contradditoria.

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