Le parole di uno dei gestori dopo la chiusura del locale a Sassari.
Controlli intensificati da parte delle forze dell’ordine nell’ultimo fine settimana di zona bianca a Sassari. Tra i locali oggetto di verifiche anche il Cafè Set in via Roma a Sassari che è stato chiuso per il mancato rispetto delle norme anti Covid. Ma i titolari non ci stanno e lamentano una decisione che, secondo loro, appare immotivata.
“Crediamo di aver subito un’ingiustizia”. Così Marco Corda co-gestore, insieme ad Andrea Molinas, del Cafè Set in via Roma a Sassari, sulla chiusura del locale decisa dai carabinieri ieri sera. Una serrata che include anche la giornata di oggi e anticipa quella, obbligatoria, di due settimane a partire da domani per il noto ingresso della Sardegna in zona arancione.
A motivare il provvedimento delle forze dell’ordine la presenza, secondo Corda, di cinque clienti ad un tavolo. “Mi è parsa una scelta forzata. La situazione non era ingestibile”, continua il gestore, perplesso anche per lo spiegamento di forze: “Sono arrivati alle 20 e 30 con 6 pattuglie e dieci carabinieri. Hanno chiesto i documenti agli avventori, per poi mandarli via subito dopo.” Un allontanamento con conseguenze importanti sulle casse del locale, già penalizzato, come tutti gli altri, dalle restrizioni pandemiche. “Tra entrate perse e merce che dovremo buttare via il danno ammonta almeno a cinquemila euro – spiega – . E questo in un periodo in cui non navighiamo di certo nell’oro e riusciamo a malapena a pagare gli affitti.”
Soprattutto il gestore del Cafè Set evidenzia, anche in un post diventato virale su Facebook, come non abbia mai avuto problemi in precedenza con i frequenti controlli operati dalla polizia locale e da quella di Stato. “Io ho tanta stima per i carabinieri – puntualizza Marco Corda – ma la nostra azienda si tutelerà e chiederà i danni per i mancati guadagni.” L’episodio del locale in via Roma non è l’unico intervento degli uomini in divisa registrato ieri. Via Torre Tonda è stata chiusa, per evitare assembramenti, intorno alle 18 e 30 dalla polizia municipale, che ha consentito il passaggio soltanto ai residenti e a chi aveva una prenotazione nelle attività della zona.