Il processo per tentata concussione vede imputato Antonello Peru.
La Corte d’Appello di Sassari emetterà il 6 luglio la sentenza nel processo che vede imputato Antonello Peru, ex consigliere regionale sospeso dalla carica per tentata concussione. Il caso riguarda presunti abusi edilizi in una villa di sua proprietà a Sorso.
Le tesi dell’accusa sulle possibili influenze del politico.
L’accusa sostiene che Peru abbia influenzato indebitamente il comandante della polizia locale di Sorso per ottenere un esito favorevole nel procedimento penale. Nel primo grado di giudizio, Peru era stato condannato per tentata concussione, ma assolto per gli altri reati.
Le motivazioni della difesa sulla mancanza di prove.
La difesa sostiene che le modifiche apportate all’edificio erano opere di ristrutturazione conformi al progetto originale. Inoltre, i difensori hanno citato il fatto che il giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta di misure cautelari, poiché non vi erano prove sufficienti contro Peru.
L’ex comandante della polizia locale scagiona Antonello Peru.
L’ex comandante della polizia locale, Enrico Cabras, affermò di non aver informato Peru sull’indagine e di non aver subito pressioni o minacce da parte sua. Pertanto, la difesa chiederà l’assoluzione nella Corte d’Appello.
La condanna nell’aprile 2022.
Nell’aprile 2022, Antonello Peru era stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione, dal giudice del tribunale di Sassari. L’esponente di centrodestra era finito sul banco degli imputati con l’accusa di tentata concussione, in merito a presunti abusi edilizi avvenuti nella sua villa al mare. Assolti, per tutti gli altri reati, lo stesso Peru e la compagna Alessandra Piras, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, falsità ideologica e materiale, rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento, perché il fatto non sussiste. Il giudice del tribunale di Sassari, inoltre, aveva disposto il dissequestro della villa che si trova a Marritza.