Le attività consentite dalla Regione.
Nel periodo di emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus sono consentite le attività di raccolta del foraggio, di tosatura delle pecore e di estrazione del sughero. Lo precisa l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, alla luce dei Dpcm approvati tra il 22 marzo e il 10 aprile scorsi.
L’attività di coltivazione dei foraggi (codice Ateco n. 01.19.90), che ricomprende anche la fase di raccolta e conservazione degli stessi, risulta inserita tra le attività consentite dal Dpcm del 22 marzo 2020. Sono incluse “le altre attività di supporto alle produzioni animali” (codice Ateco 01.62.09) che prevedono esplicitamente la tosatura delle pecore.
L’estrazione del sughero è stata recentemente consentita dal Dpcm del 10 aprile 2020 che ha esteso l’elenco delle attività consentite alla silvicoltura e altre attività forestali (codice Ateco 02.10.00), tra cui è sicuramente ricompresa quella del settore sughericolo. Dovrà comunque essere svolta nel rispetto della legge regionale che pone in capo al Corpo forestale e di Vigilanza ambientale della Regione la competenza autorizzativa in materia. Il periodo di estrazione è fissato, ordinariamente, dal primo maggio al 30 settembre e può essere modificato con decreto dell’assessore regionale della Difesa dell’ambiente.
Il Dpcm del 10 aprile ha inserito tra le attività consentite anche la fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero (codice Ateco 16.29.19), assicurando in tal modo la piena operatività dell’intera filiera. “Pertanto – sottolinea l’assessore Murgia – non sussistono fattori ostativi all’esercizio delle attività richiamate anche se, come ogni attività in questo periodo, è necessario il pieno rispetto delle misure di distanziamento sociale previste dalle ordinanze delle autorità e va raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione individuale, come guanti e mascherine. Prima dell’avvio delle attività è inoltre necessario verificare la presenza di eventuali misure restrittive adottate a livello locale”.