Tragedia sul lavoro a Sorso, s’indaga sui corsi di formazione

Le indagini della morte sul lavoro a Sorso.

Il giorno dopo la tragedia che ha sconvolto Sorso e Ossi, sono ancora tanti gli interrogativi sulla morte sul lavoro di Salvatore Piras. Il 22enne, ieri mattina, stava lavorando nella zona industriale del centro romangino, quando è stato colpito alla testa e travolto dagli elementi di un ponteggio.

I corsi di formazione.

In questa fase sarà importante capire se Piras abbia seguito o meno i corsi di formazione. Un particolare non di poco conto, che è al centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari. “È ancora presto per capire cosa sia effettivamente successo – ha commentato Stefano Simula, segretario della Fillea Cgil di Sassari -. Dalle interlocuzioni avute con la Cassa edile del Nord Sardegna risulta che il giovane fosse iscritto“.

Le morti sul lavoro.

Solo ieri sono state 4 le persone che hanno perso la vita sul lavoro, ben 144 da inizio anno. “Da tempo ci muoviamo su scala nazionale invitando le imprese ad effettuare corsi paritetici bilaterali, che servono a rafforzare la sicurezza sul lavoro”, prosegue il sindacalista. Poi, parlando più in generale, spiega: “Con il bonus del 110% sono aumentati i cantieri e non tutte le imprese sono virtuose. Occorre dotare i lavoratori degli strumenti di protezione, ma sappiamo che la maggior parte sono in regola“.

I controlli nei cantieri.

Secondo il segretario della Fillea Cgil, occorre rafforzare i controlli nei cantieri, anche attraverso l’ispettorato del lavoro. Nondimeno, fornire la possibilità di frequentare i corsi di formazione, definiti “essenziali” per evitare situazioni tragiche che a Sorso, come nel resto d’Italia, continuano a verificarsi.

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