La truffa del finto carabiniere a Sassari.
Anche a Sassari, come in molte altre parti d’Italia, iniziano ad arrivare denunce di persone vittime della cosiddetta “truffa del finto carabiniere“. A farne quasi le spese, ieri, è stata una donna di 90 anni, la quale, però, non si è fatta abbindolare e, una volta sospettato che qualcosa ‘puzzava’, si è recata alla stazione dei carabinieri di Sassari per denunciare quanto accaduto.
L’uomo si è identificato come un carabiniere.
L’anziana, infatti, ieri mattina ha risposto ad una telefonata nella quale l’interolocutore si era identificato come un carabiniere che telefonava per avvisarla che i figli erano stati arrestati e che si rendeva necessario versare una ‘cauzione‘ per il loro rilascio. Il sedicente militare le ha consigliato, quindi, di reperire il denaro ed preziosi che aveva in modo che un incaricato potesse poi passare per ritirarli. A quel punto la cauzione sarebbe stata pagata ed i figli liberati. La signora non si è però fidata e si è recata poco dopo in caserma a chiedere se la procedura fosse regolare. Da lì la denuncia.
La truffa a Sassari e in diverse parti d’Italia.
È importante che le persone anziane, ma non solo, sappiano che nell’ordinamento italiano non è prevista una cauzione per il rilascio di persone arrestate. E, soprattutto, che mai appartenenti alle forze dell’ordine chiameranno o si presenteranno a casa per richiedere pagamenti o versamenti di contanti.
Per qualsiasi necessità contattare il numero di emergenza 112.
In ogni caso, per qualsiasi dubbio, i cittadini possono utilizzare il numero unico d’emergenza 112, spiegando all’operatore l’episodio, in modo da essere messi in contatto con le forze dell’ordine.