La segnalazione della truffa in provincia di Sassari.
E’ allarme nella provincia di Sassari per una truffa informatica con richiesta di estorsione. La mail dal titolo “Spero che tu stia bene e al sicuro” è gestita da un virus trojan che afferma di gestire nel computer la videocamera, con la minaccia di pubblicare filmati di autoerotismo.
“Salve. Come puoi vedere, questa e-mail proviene dal tuo account. Questa è una brutta notizia per te, ma non preoccuparti. Ora ti spiego. Ho accesso al tuo dispositivo e ho monitorato la tua attività già da qualche mese – si legge nella mail ricevuta da centinaia di cittadini di Sassari e provincia -. Come è successo? Hai visitato un sito web violato e il tuo dispositivo è stato infettato dal mio malware privato“.
“È un software molto complicato, funziona come un cavallo di Troia, e, poiché è privato, nessun antivirus può rilevarlo – prosegue la mail -. Fondamentalmente il tuo dispositivo è stato violato da quel momento. Ha un keylogger, può controllare la fotocamera e il microfono, trasferire file e fornire accesso alla rete locale. Mi ci è voluto un po’ di tempo per accedere alle informazioni del dispositivo, e ora ho tutti i tuoi contatti e i tuoi testi”.
La truffa del codice a sei cifre su WhatsApp arriva anche in Sardegna
L’hacker, che attraverso il pagamento cerca di installare un virus trojan, nella mail racconta di non voler fare nulla di male, ma per semplice divertimento. Nel testo ricevuto dagli ignari frequentatori della rete, il malfattore afferma di essersi ammalato di Covid e di aver perso il lavoro. Ragion per cui gli è venuta l’idea di utilizzare questo mezzo per ottenere dei soldi.
“Ti ho fatto un video mentre ti masturbi. È un video a schermo diviso dove puoi essere visto. Divertirsi va bene, ma non va bene per la tua reputazione. Non ne vado fiero, ma ho bisogno di soldi. Credimi, non è uno scherzo. Posso inviarlo tramite la tua e-mail, sms o anche sui social media. Per evitare questo, devi inviarmi 0,045 Bitcoin (circa 1.200 euro). Cancellerò il video non appena riceverò i soldi. Cancellerò anche il malware dal tuo dispositivo. Non sentirai mai più parlare di me”, conclude la mail.
In realtà il malfattore non dispone di alcun filmato che ritrae l’utente in atteggiamenti intimi. Prova ne sia che diversi navigatori della rete, soprattutto i più anziani, non dispongono della webcam. Allo stesso tempo è fondamentale denunciare l’accaduto alle forze di polizia, così da poter rintracciare l’hacker e non ricevere ulteriori richieste di riscatto per video inesistenti.