Mamma assolta da truffa per il Rdc a Sassari: “Mai soldi dal papà di mio figlio”

Truffa Inps Sassari

La giovane mamma accusata di truffa ai danni dell’Inps di Sassari non aveva compiuto alcuna truffa. Il giudice del tribunale di Sassari ha assolto una madre di 27 anni accusata di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. Secondo la Procura, la donna avrebbe omesso nella documentazione isee alcuni dati rilevanti, ma il processo ha dimostrato il contrario: quei soldi le servivano per crescere da sola il figlio piccolo.

La vicenda giudiziaria era iniziata dopo una segnalazione dell’Inps. L’ente riteneva che l’imputata non avesse indicato correttamente, in quattro diverse domande, gli importi relativi agli eventuali assegni di mantenimento versati dall’ex compagno. Un’omissione che, secondo l’Istituto, configurava il reato di truffa e giustificava la revoca del sussidio.

Ma in aula è emersa una realtà diversa. La donna ha sempre dichiarato di non aver mai ricevuto alcun sostegno economico da parte del padre del bambino, il quale – sentito come testimone – ha ammesso di non aver mai contribuito al mantenimento del figlio. Le testimonianze raccolte hanno confermato che la giovane madre si è sempre occupata da sola del bambino, sia dal punto di vista affettivo che economico.

Come scrive La Nuova Sardegna, nel corso del dibattimento, la difesa ha sottolineato, inoltre, come anche nel caso di una eventuale omissione – non dimostrata – mancasse del tutto l’elemento soggettivo del reato, il dolo specifico. Ovvero, la volontà di compiere una truffa ai danni dell’Inps di Sassari. Nessuna volontà fraudolenta, nessun tentativo di raggirare lo Stato. Solo una situazione di difficoltà, aggravata dall’assenza di qualunque supporto da parte dell’ex compagno. Il giudice ha accolto la tesi della difesa, disponendo l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”.

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