Allarme a Sassari per una nuova truffa.
Una nuova truffa dal titolo “Il tuo pacco sta arrivando” viaggia tra gli sms della provincia di Sassari. La polizia per le telecomunicazioni invita non cliccare sul link per evitare di fornire i propri dati agli hacker.
Il messaggio contiene un link che è la chiave d’accesso ai dati sensibili presenti nello smartphone. Il testo è più o meno sempre lo stesso e si riferisce a un pacco in arrivo o in giacenza e può capitare che il testo inviti l’utente a tracciarne la spedizione. Altre volte il testo invita ad agire entro 48 ore altrimenti il pacco in questione verrà restituito al mittente. Di seguito c’è uno strano link a corredo, con parole strane e numeri casuali a comporlo. Ma il collegamento, tuttavia, non ha la certificazione SSL e non inizia con https, ma con http.
“L’unico modo per proteggersi è quello di non cliccare assolutamente sul collegamento ipertestuale contenuto nell’sms – affermano dal comando nazionale della polizia -. Il link infatti riporta ad una pagina che invita ad effettuare un pagamento per sbloccare il pacco in arrivo. E’ così che poi gli hacker accedono alle informazioni personali degli utenti. Per voler essere ancora più tranquilli, si può bloccare il mittente. Il messaggio sembrerebbe arrivare da una numerazione italiana che può variare; non è detto però che respinto e bloccato il mittente, non possa arrivarne un altro da un numero di telefono differente”.
Può accadere, altresì, che l’aver cliccato nel link in parola porti all’instaurazione delle cosiddette catene di Sant’Antonio per mezzo delle quali l’utente infettato, a sua volta ed in maniera automatica, invia quello stesso sms ad altre numerazioni presenti in rubrica e non.
“Si consiglia, se è stato effettuato il click sul link ricevuto nell’sms di formattare il device con il ripristino impostazioni di fabbrica, di informare i propri contatti in rubrica di cestinare eventuali messaggi provenienti da quell’utenza telefonica e di modificare tutte le password utilizzate nello smartphone. Ovvero social network, mail, applicazioni varie ma soprattutto quelle di home banking“, concludono.