La famiglia potrà mantenere la propria casa.
Si è conclusa con un lieto fine la storia di un operaio di Tula che, insieme alla sua famiglia, aveva rischiato di perdere la sua casa. Il grande cuore dei cittadini di Tula e la mobilitazione dell’associazione Pro Davide hanno permesso alla famiglia di mantenere la propria casa.
La vicenda ha inizio quando l’uomo ha perso il suo lavoro e non è riuscito più a pagare puntualmente il mutuo della casa dove vive con la moglie e i due figli. Purtroppo, la conseguenza inevitabile della situazione è stata la comunicazione inviata alla famiglia che disponeva lo sfratto e la messa all’asta dell’abitazione nell’arco di poche settimane.
L’intervento degli assistenti sociali del Comune di Tula ha permesso di iniziare la sensibilizzazione del paese alla causa. La prima a raccogliere la richiesta e a farsi avanti è stata l’associazione Pro Davide, che opera a Tula da diversi anni e si è sempre mobilitata per aiutare i cittadini bisognosi di aiuto.
“Le nostre iniziative, da quando abbiamo iniziato con l’associazione, si erano sempre rivolte a situazioni relative a disabilità o ad aiuti necessari dopo incidenti – racconta il presidente dell’associazione Massimo Marchesi – e quando abbiamo iniziato ad impegnarci per questa famiglia non sapevamo fin da subito bene come fare”.
Le idee però non hanno tardato a nascere e subito, verso aprile, è stata lanciata la raccolta fondi “Salviamo una casa, salviamo 4 vite”. Tramite un sito di crownfounding e una lotteria pasquale, i cittadini di Tula hanno iniziato a dare il proprio contributo.
Una grande mano è stata data anche dal parroco del paese don Giacomo Fara, che ha sensibilizzato i fedeli e organizzato una questua. La mobilitazione ha poi coinvolto anche altre associazioni dei paesi limitrofi e la stessa Pro loco che ha donato il ricavato della manifestazione delle cantine aperte.
Un vero e proprio lavoro di squadra che ha permesso, in poco tempo, di concludere la storia con un bel lieto fine. “La risposta del paese e degli abitanti di Tula è stata molto positiva – spiega Marchesi – perché senza di loro niente di tutto ciò sarebbe stato possibile. Quando qualcuno a bisogno di aiuto, il paese non perde tempo e partecipa sempre attivamente alle iniziative”.
Grazie alla solidarietà del paese e di tutte le persone che hanno contribuito a raccogliere la somma necessaria, la famiglia rimarrà nella propria casa e saprà di poter sempre contare sul grande cuore dei loro compaesani.