A Sassari turisti in calo, a luglio -7,37%: “Rivedere i costi dei biglietti”

L’allarme di Federalberghi Sassari.

L’estate del 2023 è stata definita “difficile” da Federlberghi-Confcommercio di Sassari, che ha esaminato le presenze nelle diverse strutture per il mese di luglio. L’allarme deriva dal dato emerso: c’è stato un calo del 7,37% in tutta la provincia rispetto a luglio 2022.

Il Centro studi Confcommercio ha riunito tutte le informazioni fornite dagli iscritti riguardanti gli arrivi, le presenze, l’origine e la durata media del soggiorno presso le strutture alberghiere. Secondo l’associazione, sono stati calcolati in media 4.588 posti letto giornalieri, per un totale di 142.228 presenze nel mese. Gli arrivi da parte di turisti nazionali sono stati 9.821, mentre quelli internazionali, soprattutto da paesi europei, sono stati 14.223 nel campione analizzato. Le presenze nazionali hanno raggiunto quota 36.526, mentre quelle da oltre confine sono state 56.410.

Gli esperti evidenziano che il tasso di occupazione delle camere per l’intera provincia nel mese di luglio 2023 è stato del 71,81%, in confronto al 79,18% di luglio 2022, rappresentando un calo di 7,37 punti percentuali. Questa diminuzione fa sì che le prestazioni di luglio siano inferiori anche rispetto al mese di luglio 2019.

Vale la pena di analizzare i resoconti su Alghero, la località turistica più frequentata e conosciuta del nord Ovest dell’isola, che se la passa meglio del resto della provincia arrivando a luglio 2023 ad un tasso di occupazione camere pari al 77,74%, comunque distante dallo stesso indicatore del luglio 2022 pari al 84,65% del totale. Anche in questo caso, un calo di 6,91 punti, comunque importante per il mese di riferimento.

“Si conferma una stagione turistica difficile per gli operatori – commenta il presidente della Federalberghi-Confcommercio provincia di Sassari – soprattutto considerando che i numeri attesi a bugdet, immaginati a novembre 2022 sulla scorta dell’eccellente andamento dell’estate 2022, erano sensibilmente migliori. Tuttavia, pur con i cali occupazionali importanti, non va dimenticato il fatto che la stagione 2022 sarà difficilmente ripetibile, quindi il paragone con la stessa rischia di diventare ingeneroso nei confronti di quella in corso di sviluppo”.

Altro dato utile a fotografare l’andamento della stagione turistica è il soggiorno medio che l’ospite passa in questo angolo di Sardegna. “Contrariamente a quanto potevamo ipotizzare, la permanenza media, ovvero i giorni in media trascorsi in hotel, è cresciuta da 3,74 giorni del luglio 2022 a 3,86 giorni di luglio 2023.

Questo dato fa pensare che, poichè gli arrivi nell’Isola sono in aumento come certificato dai numeri di porti e aeroporti, il fenomeno turistico in questa fase stia premiando il comparto extralberghiero non esercitato in forma di impresa, B&B e locazioni turistiche.

Infatti, a causa anche delle tariffe più competitive che quel tipo di alloggi possono praticare stanti gli oneri di gran lunga inferiori che gli stessi sopportano per via del loro modello organizzativo, in un momento di difficoltà reddituali portate dai fenomeni inflattivi noti, l’utente medio sta premiando quel tipo di offerta.

“Per agosto, non paiono esserci possibilità di recupero. Gli indicatori in nostro possesso certificano una domanda meno dinamica rispetto al 2022, quindi al momento considera il presidente Visconti – pare difficile un recupero mese su mese, figuriamoci su ciò che non è stato prodotto a giugno e luglio. Per venire incontro alle esigenze della nostra clientela, in molte strutture ricettive sono in corso promozioni che possono incentivare la voglia di vacanza in Sardegna, effettivamente meta elitaria, in chi ancora non avesse deciso dove impiegare il proprio tempo libero”.

Grazie all’abilità delle società di gestione degli aeroporti, sono moltissime le destinazioni collegate e quindi i potenziali sbocchi di mercato offerti alle strutture ricettive.

“Ci auguriamo che la stabilizzazione del prezzo dei biglietti aerei e navali e la revisione delle tariffe medie alberghiere – conclude il presidente provinciale della Federalberghi Confcommercio, Visconti -. Possano far volare il last minute, come già successo in stagioni turistiche non troppo lontane nel tempo”.

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