Uccisa dal marito, Ana Cristina aveva vissuto a Porto Torres

Addio ad Ana Cristina Duarte Correia vittima di femminicidio.

Ana Cristina Duarte Correia è l’ennesima vittima di femminicidio in Italia, dove dall’inizio del 2024 conta 74 delitti contro le donne per mano maschile. C’è qualcosa che lega donna, uccisa dal marito Ezio di Levrano, alla Sardegna, poiché aveva vissuto per alcuni anni a Porto Torres.

Leggi anche:

Da Porto Torres si era trasferita nelle Marche con il marito e i suoi tre figli due anni fa e aveva mantenuto i contatti con la città della provincia di Sassari. Stando a quanto riporta il quotidiano La Nuova Sardegna, il parroco don Michele Murgia, ha riconosciuto dai giornali Ana Cristina ed è rimasto fortemente scosso da ciò che è accaduto, in quanto ricorda la 38enne perché i suoi figli ebbero i sacramenti nella chiesa parrocchiale di Cristo Risorto.

Così il parroco si è attivato per aiutare i bambini, il più grande ha solo 14 anni, ennesimi orfani di femminicidio, in un Paese dove sono principalmente madri le vittime di questo triste fenomeno. La donna è ricordata come una grande lavoratrice e una brava mamma, che non faceva mancare mai nulla ai suoi bambini. I suoi figli, gli stessi che hanno assistito all’orrore, che non si cancellerà mai dai loro occhi.

Una brava moglie e madre che il marito aveva denunciato per abbandono del tetto coniugale, ma lei era fuggita solo per salvarsi dalle violenze che subiva da anni. Purtroppo nemmeno l’attivazione codice rosso è stato necessario per salvarla dalla furia del coniuge. Con la scomparsa di Ana Cristina Duarte si assiste quasi impassibili all’ennesima donna che non è stata tutelata da un sistema che sembra non funzionare.

Condividi l'articolo