Addio a Valerio Onida.
Fu un avvocato e professore ordinario all’Università Statale di Milano per 26 anni, dal 1983 al 2009, e ricoprì una lunga carriera come giudice della Corte costituzionale, dove nel 2004 divenne il presidente. Oltre alla sua carriera di costituzionalista, Valerio Onida, morto due giorni fa all’età di 86 anni, erano note le sue origini sarde.
Con la Sardegna aveva un forte legame, suo padre Pietro era di Villanova Monteleone, in provincia di Sassari. Per questo motivo il professore Valerio non aveva dimenticato quali erano le sue origini e spesso tornava nella terra della sua famiglia per trascorrere dei periodi nel paese del Sassarese. I compaesani di suo padre, che fu uno dei più grandi economisti del Novecento, lo ricordano come una persona umile e disponibile nonostante ricopriva una delle più alte cariche dello Stato. Sempre gentile e disponibile con tutti. Questa sua personalità emergeva anche quando si impegnava per i diritti degli ultimi, come testimoniato dal suo periodo di volontariato, nel 2005, appena terminato il mandato da giudice costituzionale, allo sportello giuridico del carcere di San Vittore di Milano.
A Valerio Onida, nel 2012, fu conferita la cittadinanza onoraria, proprio grazie al legame fortissimo con le sue radici sarde. A farlo cittadino villanovese fu l’allora sindaco Quirico Meloni. Lascia la moglie e 5 figli, tra cui il fisico Giovanni Onida, attuale direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano, e l’ex-segretario generale della Convenzione delle Alpi Marco Onida. I suoi funerali si terranno martedì alle 14.45 nella chiesa di san Marco a Milano, di cui il professore era cittadino benemerito.