Il cardinale Angelino Becciu di Pattada racconta la sua verità.
Il cardinale Giovanni Angelo Becciu, ex sostituto della Segreteria di Stato della Città del Vaticano, ha dichiarato al Corriere della Sera di non aver commesso truffa né peculato, contestando la condanna a 5 anni e 6 mesi nello scandalo finanziario legato al palazzo di Sloane Avenue a Londra. Becciu ha sottolineato che le sue azioni erano basate sulle proposte degli uffici competenti e autorizzate dal cardinale Segretario di Stato dell’epoca, Tarcisio Bertone. Ha inoltre ribadito che l’investimento era stato presentato come vantaggioso e che non aveva ottenuto alcun beneficio personale, specificando che quando fu deciso l’acquisto dell’intera proprietà del palazzo, egli non era più sostituto.
La registrazione della telefonata con Papa Francesco.
Riguardo alla registrazione di una chiamata al Pontefice, Becciu ha spiegato di essersi recato da Papa Francesco per chiarire e scusarsi. Becciu ha raccontato di aver chiesto al Papa di mettere per iscritto la sua autorizzazione a mediare per la liberazione di una suora colombiana in Mali. In risposta, ha ricevuto una lettera dura e severa, firmata dal Papa ma con un linguaggio che non riconosceva. Becciu ha registrato una successiva conversazione con il Papa ma non ha mai usato la registrazione, né l’ha resa pubblica.
Le falsità e i soldi dati a Cecilia Marogna in buona fede.
Infine, Becciu ha lamentato che qualcuno abbia detto falsità al Papa contro di lui, cercando di distruggerlo senza processo e sui soldi alla consulente Cecilia Marogna ha risposto di aver agito sempre in buona fede. Ha concluso affermando di non aver mai smesso di lottare e di voler proclamare al mondo la sua innocenza con forza e determinazione.