Il video contro l’abbandono dei mozziconi di sigarette per strada.
Fuori il terzo video clip della trilogia immaginata e realizzata da Legambiente ed Ecovolontari: “Non si tratta di un finale, ma di un nuovo inizio. Abbiamo sperimentato con profitto un modo nuovo di comunicare la sostenibilità, attraverso il meccanismo del condividere ingeneriamo la consapevolezza del fare positivo, per il singolo e le comunità: abbiamo agito localmente, in ottica globale”.
La sfida è ri-lanciata. L’approccio è ludico, l’ironia sale al potere e amplifica il messaggio che naviga spedito fra social, media tradizionali e passaparola reale e virtuale. La terza clip sarà lanciata alle ore 19 di oggi, mercoledì 29 dicembre 2021 sui profili Facebook ufficiali di Legambiente e Ecovolontari. Il tema? L’abbandono dei mozziconi di sigaretta, una piaga formato consuetudine da spezzare.
“Il littering da cicca di sigaretta è uno dei più grandi flagelli che il pianeta subisce, non certo per errore ma a causa di un gesto talmente automatico e socialmente accettato che è complicatissimo da contrastare ed estirpare. Il nostro video non è quindi solo un monito ma è l’inizio di un ragionamento più ampio. Troppo spesso noi abitanti dei paesi ricchi diamo per scontato quello che viviamo, è ingiusto. Siamo tutti ospiti del pianeta Terra, il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo: citazione che fotografa al millesimo la situazione, dato che al contrario è vero che piccole azioni possono contribuire a generare grandi cambiamenti” spiega Michele Meloni, presidente Legambiente Sassari.
Punti di partenza, e mai d’arrivo. A febbraio partirà infatti il “Tour delle Cicche”, un’attività semplice ma efficace che coinvolgerà migliaia di studenti e cittadini in un’azione anti littering. A seguire Legambiente darà vita ad una serie di incontri e laboratori di sviluppo del progetto Scream dell’Agenzia ONU che punta l’attenzione sul fatto che il benessere di “N” individui non può derivare dallo sfruttamento di “N” altri che hanno l’unica colpa di essere nati nel posto “sbagliato”. “Il nostro futuro sono i giovani e le nuove generazioni. Si. Ma ovunque esse vivano”.