Cosa fare a Sassari e dintorni questo fine settimana

Cosa fare a Sassari e dintorni questo fine settimanadav

Cosa fare a Sassari e dintorni questo fine settimana? Vediamo insieme gli eventi in programma.

Un fine settimana caratterizzato soprattutto da eventi culturali. Infatti, come avrà già potuto notare chi ci segue, nella nostra sezione calendario sono stati pubblicati gli eventi di questo fine settimana. Facciamo un breve riepilogo.

Stintino, nelle giornate di oggi 1, e domani, 2 giugno, propone il format di Monumenti Aperti. i monumenti visitabili saranno: MUT (Museo della Tonnara), Casa della Confraternita Madonna della difesa, Porto Museo delle vele latine, Nuraghe Unia, Caposaldo Stretto Stintino. Il format prevede inoltre un trekking ecologico che dal centro abitato si dirigerà a Torre Falcone. I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16.30 alle 20 salvo dove diversamente specificato. Le visite alla chiesa saranno sospese durante le funzioni religiose. Per maggiori info: Ufficio Turistico 079 520081, mail ufficioturistico@comune.stintino.ss.it

Per curiosità e approfondimenti potete consultare il nostro articolo dedicato all’evento al https://www.sassarioggi.it/eventi-sassari/monumenti-aperti-stintino/

Anche Padria dedica questo fine settimana al format Monumenti Aperti aprendo le porte di ben 10 monumenti:

Il Convento Francescano, realizzato per volontà della contessa Isabella de Ferrera nel 1610. Dedicato inizialmente alla SS Vergine d’Itria fino alla prima metà del secolo XVII, successivamente intitolato all’omonima chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il ruolo dei francescani era spirituale e morale: assicurare la formazione religiosa e scolastica alla comunità, l’assistenza ai malati e ai bisognosi. Dopo una parentesi in cui l’edificio è stato destinato a pubblica utilità (in seguito allo scioglimento, da parte dello Stato, di molti ordini religiosi), questo è stato riacquistato e restaurato dal comune negli ultimi anni. 

Mostra di ornamenti sacri (presso il Convento Francescano), ovvero paramenti e prestigiosi arredi sacri appartenenti alla Chiesa parrocchiale di Santa Giulia. Tra i più significativi: un parato liturgico in seta bianca, una pianeta in seta rossa ricamata in argento e paramenti liturgici del ‘700 e dei primi dell’800, argenti di manifattura genovese quali l’Olea Sancta (la Teca degli oli Santi) la Croce processionale in argento del 1777, l’Ostensorio del Corpus Domini del 1782, la Corona e i Sandali d’argento della Vergine Assunta e la Croce astile in madreperla con incisi i Santi Francescani e i simboli della Passione.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, recentemente restaurata, che fu costruita probabilmente in contemporanea con il convento, fondato nel 1610 per l’interessamento della contessa e, soprattutto, grazie alle generose donazioni private. L’altare maggiore è stato ricostruito nel 1814.

Il Museo civico archeologico, realizzato nei locali dell’ex Monte Granatico, è ricco di reperti prevalentemente di età punica e romana. Da segnalare il materiale prenuragico di cultura Abealzu-Filigosa, testimonianza della più antica frequentazione dell’area. Sono presenti alcuni pannelli illustrativi dell’antica Gurulis Vetus e della viabilità del territorio. Al suo interno è stata inserita una sezione dedicata agli scavi archeologici della adiacente Chiesa di Santa Giulia.

La Chiesa parrocchiale di Santa Giulia, monumento più interessante per dimensioni e valori architettonici. L’edificio è di stile gotico-aragonese e venne consacrato nel 1520, anche se la costruzione è iniziata alcuni decenni prima. La tipologia architettonica sembra si uniformi a quella dominante della cattedrale di Alghero, maggiormente evidenziata nelle forme della struttura interna e nelle decorazioni che sovrastano il portale. Una approfondita indagine archeologica testimonia quanto intensa e importante fosse l’attività di culto del paese. 

La Chiesa di Santa Croce, costruita su strutture risalenti al periodo bizantino, venne ampliata nel 1543, per iniziativa della Confraternita di Santa Croce, come indicato da un’iscrizione sulla facciata. Si presume che sia stata realizzata in due tempi: dapprima la navata principale e, successivamente, la parte che forma il presbiterio e che ospita l’altare. L’edificio, dedicato a San Michele Arcangelo, è ubicato nel versante settentrionale del centro abitato, ai piedi del colle di San Paolo, denominato anche Santa Rughe per la presenza, nella sua sommità, di una croce in ferro. La zona riveste una grande importanza dal punto di vista archeologico in quanto punto nevralgico della città romana (Gurulis Vetus) di cui costituiva verosimilmente l’acropoli.

Il Complesso archeologico di Palattu è un insediamento antico che si trova ai margini del centro urbano con mura megalitiche di età repubblicana. Visibile per 100 mt di lunghezza e un’altezza di 2,5 mt, il muro aveva una funzione di contenimento del pianoro del colle, dove aveva sede un luogo di culto da mettere in connessione con il sito di Gurulis Vetus. Secondo le indagini stratigrafiche che ne hanno permesso il recupero, i materiali coprono un arco cronologico fra il VI sec a.C. e il primo sec d.C. L’utilizzo della struttura sembrerebbe ininterrotto fino all’età post medievale.

La Chiesa di San Giuseppe, restaurata e riaperta al culto di recente, sorge sul lato ovest del centro abitato. Le ridotte dimensioni dell’edificio, la modestia del prospetto a capanna, l’uso di murature “povere” e altri indizi suggeriscono una chiesetta campestre costruita ai confini dell’abitato in epoca precedente a quella del convento francescano.

Il Nuraghe Longu, costruito con blocchi di basalto con pianta bilobata integrata da un muro che fungeva da rinforzo perimetrale. Questi particolari confermano l’ipotesi secondo la quale la struttura mono torre originaria del nuraghe sia stata rielaborata per essere destinata a un preciso compito militare di difesa della zona.

Il Parco dei Tre Colli, ossia San Giuseppe, San Pietro e San Paolo, che rappresentano l’elemento caratterizzante del paesaggio padriese. Nel centro storico, che insiste sul sito dell’antica città romana, diversi segni ancora riconoscibili testimoniano l’evoluzione di alcune tendenze urbanistiche ed edilizie seguite nel tempo. Tra la fine del Settecento e dell’Ottocento sono state realizzate diverse abitazioni di pregevole fattura, appartenenti a famiglie nobili e borghesi. 

I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato dalle 15.30 alle 19 e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19. Le visite alla chiesa saranno sospese durante le funzioni religiose.

Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.  Tel. 079 807018 Comune di Padria.

Per conoscere l’elenco completo degli eventi collaterali monumentiaperti.com

Alghero sceglie la musica in questo fine settimana di inizio estate, con il terzo appuntamento della rassegna “JazzAlguer” organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events con la direzione artistica di Massimo Russino, in corso dal 30 aprile fino al prossimo novembre. Il festival, arrivato ormai alla settima edizione, nella serata di oggi, 1 giugno, porterà la sua musica nei poderi Parpinello, sulla strada statale 291 della Nurra. Il concerto avrà inizio alle 18:30, protagonisti della serata il chitarrista Marcello Zappareddu e il contrabbassista Salvatore Maltana che proporranno dal vivo i brani originali del loro primo album, “Nomads”. Per maggiori informazioni potete consultare il nostro articolo dedicato all’evento https://www.sassarioggi.it/eventi-sassari/alghero-terzo-appuntamento-assegna-jazzalguer/

Sennori sceglie il binomio cultura con musica proponendo un aperitivo al tramonto tra musica e letteratura nella serata di oggi, 1 giugno. L’evento fa parte della rassegna “Un’isola in rete” e avrà inizio alle 20 alla ex cava di tufo. Alle 21 poi si altereranno sul palco tre scrittici di primo piano: Enrica Ferrara che presenterà il suo libro Mia madre aveva una Cinquecento gialla (Fazi, 2024), intervistata dall’assessore alla cultura di Sennori Elena Cornalis; Grazia Verasani con il suo ultimo libro Hotel Madridda (Marsilio, 2024) e Cristina Battocletticon il libro Epigenetica (La nave di Teseo, 2023), entrambe intervistate dall’editor e scrittrice Benedetta Centovalli. La serata proseguirà poi in musica con la cantante Rita Casiddu. Per saperne di più https://www.sassarioggi.it/eventi-sassari/sennori-aperitivo-tramonto-musica-letteratura/

Cosa fare a Sassari e dintorni questo fine settimana? Speriamo di avervi fornito qualche utile spunto!

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