In concorso a Festival Nazionale Tulipani di seta nera.
A bordo di un’Apecar per raccogliere gli ex voto dei detenuti in Sardegna. Questo il tema di “Per Grazia Non Ricevuta”, il documentario selezionato al Festival internazionale della cinematografia sociale Tulipani di seta nera. Diretto da Davide Melis e prodotto da Karel, racconta il viaggio del cantautore cagliaritano Joe Perrino e dell’artista sassarese Giovanna Maria Boscani nelle carceri isolane tra il 2017 e il 2018, un tour fatto di dialogo con le persone recluse, di concerti e di ex voto ricevuti e custoditi all’interno e all’esterno della “Apixedda” come una installazione permanente. “Ma non si tratta – spiega Perrino – di una natura morta. Il film vuole denunciare le condizioni spesso medioevali in cui si vive all’interno delle prigioni”.
Da Badu ‘e Carros a Lanusei fino a Tempio e Alghero, il tour attraversa le realtà carcerarie ma non può documentare il suo interno. “Siamo entrati dentro – interviene la Boscani – ma non abbiamo ricevuto il permesso di fare riprese”. Le situazioni incontrate, riferiscono i due, sono “grottesche e gli uomini sono come animali in gabbia”. “Ho incontrato dei galantuomini – sottolinea Giovanna – e alcuni ex voto dimostrano una sensibilità artistica fuori dal comune”. Con differenze espressive come nel caso di Lanusei dove predomina il lato pittorico o Uta contraddistinto invece dalla scrittura. E così il progetto, ideato dall’associazione Marco Magnani, con il contributo di Regione Sardegna e Fondazione Sardegna, si arricchisce di testimonianze inevitabilmente crude.
“Ci hanno raccontato dei loro problemi – sostengono i due artisti – ad esempio sanitari, come essere sieropositivi e privi dei medicinali necessari, o dell’incognita sul futuro una volta usciti di prigione”. Un patrimonio orale e materico raccolto da Perrino-Boscani anche nello spettacolo che stanno rappresentando in questo periodo tra le “canzoni di malavita” eseguite dal primo e le performance autoriali della seconda. Assieme a questo si affianca la presentazione del documentario nelle scuole sarde: “Abbiamo ricevuto – racconta Giovanna Maria- delle reazioni straordinarie da parte dei ragazzi che si sono intrattenuti a lungo a parlare con gli ex detenuti o in semilibertà che ci affiancano nella spiegazione”. Un importante feedback dal vivo che si somma a quello della visione del documentario. Per votarlo bisogna accedere fino al 17 aprile al link Rai di Per Grazia Non Ricevuta. Ogni visualizzazione porta un voto e per chi ne otterrà di più vi è in palio il prestigioso Premio Sorriso Rai Cinema Channel.