Allo Spazio Bunker di Sassari le immagini dell’Asinara
Allo Spazio Bunker di Sassari le immagini dell’Asinara tra le foto di Silvia Sanna e il documentario “Overlap 2021 – 2022“. “Negli ultimi secoli l’isola dell’Asinara è stata di volta in volta colonia agricola, lazzaretto, carcere di massima sicurezza, rifugio obbligato per i giudici Falcone e Borsellino ai tempi dell’istruttoria del Maxiprocesso, e finalmente parco nazionale la cui straordinaria biodiversità costituisce un bene comune da difendere e valorizzare”.
“Su questa secolare stratificazione di genti e desideri riflette la mostra L’Atlante dello smarrimento della fotografa algherese Silvia Sanna, che sarà inaugurata sabato 30 novembre alle 19:00 nello Spazio Bunker di via Porcellana 17/A alla presenza dell’artista e dei curatori Dario La Stella e Valentina Solinas. Nel corso della serata sarà inoltre proiettato in anteprima il documentario Overlap 2021 – 2022, che racconta l’omonimo progetto coordinato all’Asinara dall’associazione culturale Senza Confini Di Pelle e di cui la mostra fotografica costituisce uno degli esiti visivi. L’evento è realizzato da Senza Confini Di Pelle in collaborazione con Spazio Bunker e 4Caniperstrada“.
Silvia Sanna e le immagini dell’Asinara
“Silvia Sanna, vincitrice di diversi premi nazionali e internazionali, ha esposto in Italia, Usa, Corea del sud, Spagna, Francia, Grecia e Romania. Fa parte del gruppo di lavoro del progetto Overlap, nato nel 2019 all’Asinara e coordinato da Senza Confini Di Pelle col sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del comune di Porto Torres. Overlap riunisce 23 soggetti nazionali e internazionali, tra cui l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, le Università di Sassari (DUMAS) e di Cagliari (dip. Lettere, Lingue e Beni Culturali), MEDU, il CCNN di Nantes, la galleria Cult e l’associazione Tusitala di Cagliari, impegnati a confrontarsi con gli strumenti dell’arte e della scienza sui temi delle migrazioni umane e animali, sui confini, sulla biodiversità. I risultati di questa ricerca hanno prodotto sul territorio locale e all’estero spettacoli, opere di videoarte, mostre di arte visiva e performativa, convegni e pubblicazioni scientifiche”.
L’atlante dello smarrimento
“Le fotografie che compongono L’Atlante dello smarrimento sono state realizzate da Silvia Sanna durante una residenza nell’ambito del workshop Overlap nel settembre del 2023. «Ho scelto un punto ed una inquadratura ben precisa, frontale, su alcune rocce che mi facevano pensare ad una nave» racconta la fotografa algherese. «Nella prima foto c’è un intero gruppo di persone smarrite, ognuno occupa uno spazio diverso e guarda in un punto diverso alla ricerca di una strada, di una via che lo porti alla salvezza. Un gruppo formato da persone che vivono la solitudine del viaggio, dello smarrimento. Man mano che spariscono lasciano una traccia del proprio passaggio, un segno per chi passerà dopo di loro. L’Atlante dello smarrimento è un lavoro sul concetto del perdersi, in questo smarrimento ognuno di noi lascia segni del proprio passaggio che forse verranno trovati da chi attraverserà i medesimi luoghi in seguito. Tracce e deriva come un’idea di futuro»”.
“Il documentario Overlap 2021 – 2022 racconta l’esperienza diretta dell’Asinara vissuta dai ricercatori camminando, annusando, respirando la sua aria, fiutandola, tornando ogni volta sull’isola per espandere la propria percezione personale e poter restituire all’esterno questa visione ogni volta rinnovata e arricchita. Le riprese video e le foto del documentario (produzione Senza Confini Di Pelle, 2024 – dur. 17′)sono a cura del gruppo di lavoro del progetto Overlap, la regia è di Dario La Stella che ne ha curato il montaggio insieme a Mario Carta (Shardan Art web)”.
Progetto di tre anni
“Nel primo triennio i temi affrontati dal progetto sono stati la migrazione, la biodiversità, la residenza, il confine, la biografia. Nel secondo triennio si sono affrontati i temi di scarto, soglia, traccia, vulnerabilità e fragilità dei territori e delle persone. L’Asinara non ha rappresentato solo il terreno della ricerca, ma è stata ed è protagonista di una riflessione multidisciplnare che si interroga, tra altre cose, anche sul futuro dell’isola. Come spiegano Dario La Stella e Valentina Solinas, «Sulla base dei risultati ottenuti dai workshop di ricerca e seguendo le linee guida della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), il progetto mira a sviluppare pratiche sostenibili per un turismo consapevole, legato alla difesa e alla protezione della biodiversità, per offrire attività rivolte a un vasto pubblico e proposte di percorsi esperienziali per chi vuole entrare in contatto con la natura del Parco Nazionale dell’Asinara»”.