A Sassari “Il miracolo dei rei”, docufilm della regista Alessandra Usai
Verrà proiettato solo per un giorno, stasera alle 21 al Cityplex Moderno di Sassari “Il miracolo dei rei”. Il docufilm della regista Alessandra Usai che racconta delle colonie penali sarde create a ridosso dell’unità d’Italia. Un sistema carcerario per i tempi “innovativo” ma che di fatto portava a esiliare lontano dalle loro regioni di origine tantissimi detenuti che poi potevano aspirare a una nuova dignità.
La storia della colonia penale di Castiadas
Il docufiction racconta il miracoloso intervento dei rei, i condannati ai lavori forzati nella più grande colonia penale agricola d’Italia, e una delle più grandi d’Europa. Castiadas fu attiva nel dal 1875 al 1956 e venne costruita per bonificare un’area di 6500 ettari disabitata da 350 anni. Un’area malsana, i cui miasmi avevano un effetto terribile sul territorio, gli animali e l’uomo. La malaria era contagiosissima.
Nel descrivere e mostrare gli eventi di quest’eccezionale impresa di bonifica ambientale, realizzata ad opera dei carcerati mentre lottavano contro la malattia, il docufilm porta alla luce il profondo aspetto sociale di un sistema carcerario improntato su rieducazione, redenzione e reinserimento nella società di tutte quelle persone che si erano macchiate di vari crimini.
La scelta di Sassari per la proiezione de “Il miracolo dei rei”
“L’autore della bellissima colonna sonora- dice la regista di Villasimius Alessandra Usai – è Antonio Manca di Thiesi, e tutti i musicisti che hanno suonato le sue tracce sono di Sassari. Per questo per omaggiarli abbiamo voluto organizzare la proiezione al Cityplex. Ci tengo a dire che i musicisti hanno registrato tutto in analogico, in studio, spesso in presa diretta”.
“Secondo il sistema rieducativo attuato nel 1800 – continua la regista, che è anche sceneggiatrice del film – le colonie penali in Sardegna erano tutte collegate. Spesso i detenuti viaggiavano da una struttura all’altra imparando un mestiere dopo l’altro. Un modo per reinserirsi nella società una volta scontata la pena. I rei inoltre avevano la possibilità di mettere da parte qualche soldo: il sistema carcerario era basato sull’autogestione e grazie ai lavori dei carcerati le colonie penali non erano a carico dello Stato”.
Le colonie penali oggi
Sorprendentemente alcune colonie, sono sopravvissute alla modernità. “Si tratta di quelle di Mamone, Isili e Is Arenas – continua la regista -. Sicuramente quella di Mamone è la più famosa. In una zona davvero isolata a circa 1000 metri di altitudine, in inverno diventa quasi irraggiungibile a causa della neve”.
Le immagini del documentario ci riportano indietro nel tempo per farci rivivere un sistema socialmente utile e che si poneva l’importante obiettivo del reinserimento dei carcerati nella società. Mentre i dati attuali ci dicono che decine di migliaia di carcerati oziano, sicuramente anche a malincuore, nelle proprie celle.
“Questa è una storia ancora sconosciuta”- dice Usai,-“che ha visto il sacrificio di tanti uomini e che merita di
essere raccontata.”
Il miracolo dei Rei è stato prodotto da Nical Films srl, Hypatia Pictures LTD, Zena Film e distribuito da Istituto Luce- Cinecittà, è interpretato da Nunzio Caponio, Matteo Pianezzi, Mauro Addis, Mauro Racanati e Katia Monni.
Questa sera per “Il miracolo dei rei” ci sarà un unico spettacolo alle 21: a Sassari saranno presenti in sala anche la regista e la produzione.
Per info e biglietti contattare il Cityplex allo 079914004 oppure prenotare on line https://www.cityplexmoderno.it/