“We all are B”, una mostra con 70 opere a Palazzo Ducale

Arriva a Palazo Ducale la mostra “We all are B”

“We all are B” arriva a palazzo Ducale una mostra con oltre 70 opere che riflettono sull’interdipendenza tra l’essere umano e il mondo animale, vegetale e minerale. L’esposizione sarà visitabile fino al 19 di questo mese. Tra i lavori inediti anche “Percorso” di Siranding Mady Sissoko, creatore della startup Rete Laye per l’accoglienza e la formazione delle persone extracomunitarie”.

“Chi si ricorda dei vecchi 45 giri? Quelli che sul lato A contenevano una hit di successo di un gruppo, o di un cantante, e sul B un pezzo “minore”, spesso un semplice riempitivo? Passando dal mondo della musica a quello delle relazioni tra esseri viventi, la mostra We All Are B, che sarà inaugurata giovedì 10 aprile, alle 18, nella Sala Duce di Palazzo Ducale, in piazza del Comune a Sassari (ingresso gratuito), rovescia il concetto, azzera le gerarchie, e dichiara con i curatori Dario La Stella e Valentina Solinas «nessuno è A nei confronti di qualcun altro. Siamo tutti B, tutti elementi interdipendenti di uno stesso ecosistema: mondo animale, vegetale e minerale”.

La mostra ruota intorno all’Asinara

“L’ecosistema al centro della mostra è quello dell’Asinara, cuore geografico ed emozionale delle oltre 70 opere che compongono We All Are B: fotografie, video, opere di grafica e installazioni, realizzate non solo da artisti internazionali (Silvia Sanna, Valentina Piredda-Sardinia, Rosi Giua), ma anche da ricercatori, scienziati, rifugiati e richiedenti asilo. Un gruppo variegato e multidisciplinare che, un’estate dopo l’altra, si incontra all’Asinara per riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente, sui concetti di migrazione, confini, biografia, biodiversità”.

“We All Are B è infatti uno dei risultati dei primi due trienni del progetto multidisciplinare internazionale “Overlap – Eventi tra Arte e Scienza”, avviato nel 2019 sull’isola dell’Asinara dall’associazione Senza Confini Di Pelle (SCDP), in partenariato con 23 soggetti nazionali e internazionali tra cui l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, l’Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali DUMAS e l’Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali e il sostegno di Fondazione di Sardegna”.

L’inaugurazione

“L’inaugurazione, che prevede anche un momento performativo di SCDP e un brindisi di benvenuto, sarà l’occasione per fare conoscere meglio il progetto, giunto al suo terzo triennio.
La mostra resterà aperta fino al 19 aprile (ingresso libero, martedì – venerdì h. 10-13/16-19 ; sabato h. 10-13). Alcune delle opere, il cui numero è cresciuto nel corso degli anni, sono già state presentate in passato anche in altre città della Sardegna, ma per la prima volta sono adesso riunite in un allestimento completo a Sassari. Tra i lavori inediti, c’è anche un lavoro grafico, “Percorso” di Siranding Mady Sissoko, un giovane studente maliano prossimo alla laurea in architettura presso il Dipartimento Architettura Design e Urbanistica dell’Università di Sassari”.

“I social e i mezzi di comunicazione hanno già avuto modo di conoscere Mady come uno degli ideatori di una originale startup, la Rete Laye, che propone soluzioni innovative nel campo dell’accoglienza e della formazione delle persone extra-comunitarie, e che ha ricevuto la menzione speciale “Social Innovation” alla Start Cup Sardegna 2024. In “Percorso”, Mady racconta, attraverso la creazione di un alter ego, la sua esperienza di migrante, le difficoltà incontrate all’arrivo in un paese straniero e il tragitto che l’ha portato a diventare mediatore culturale e futuro architetto”.

I lavori indenti di “We all are B”

“Tra i lavori inediti, anche la videodanza “Tracce” di Dario La Stella, che punta l’attenzione sull’impatto che il passaggio dell’essere umano può avere sull’ambiente naturale, modificandolo definitivamente, se pur in maniera impercettibile. Il percorso espositivo di We All Are B si articola in tre sezioni concettuali: Biodiversità, Biografia e Confini (borders), per offrire una riflessione articolata sulla natura dell’essere umano in relazione all’ambiente circostante, vissuto attraverso continui spostamenti, rotte consumate e nuovi orizzonti colmi di sorprese”.

“In questa visione di mappa tridimensionale, l’isola dell’Asinara è il fulcro, catalizzatore di passioni e sentimenti, di legami che si intrecciano per dare vita a nuove visioni; centro del Mediterraneo e centro delle rotte percorse da uomini e animali, l’Asinara si pone come punto di arrivo e partenza, nido e rifugio di sovrapposizioni di significati e di esistenze”.

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