Resto al Sud 2.0, la grande opportunità per i giovani che vogliono fare impresa nel Mezzogiorno

Il bando Resto al Sud 2.0, una sorta di evoluzione di Resto al Sud, è un’iniziativa introdotta dal Decreto Legge Coesione che punta a incentivare l’avvio di nuove attività professionali e imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. L’obiettivo è sostenere i giovani under 35 che desiderano avviare un’impresa o un’attività libero-professionale in queste aree.

La misura prevede un voucher con un valore fino a 40.000 euro per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per avviare l’attività prescelta, e fino a 50.000 euro in caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali, o che promuovono la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico. Inoltre è anche previsto un aiuto finanziario in regime de minimis fino al 75% a fondo perduto delle spese per investimenti fino a 120.000 euro, e fino al 70% per spese superiori, con un limite massimo di 200.000 euro.

Possono accedere a Resto al Sud 2.0 i giovani imprenditori con un’età inferiore ai 35 anni, che devono però soddisfare alcuni requisiti. Chi fa richieste deve essere in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione. In alternativa i richiedenti devono essere inoccupati, inattivi, disoccupati o senza lavoro destinatari del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol).

Le attività finanziabili includono l’avvio di iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale e collettiva, comprese quelle che richiedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali. Per maggiori dettagli e aggiornamenti è consigliabile consultare le fonti ufficiali e i siti web dedicati all’iniziativa, come il portale Restoalsudcontributi.it.

Il programma Resto al Sud 2.0 è molto apprezzato dai giovani imprenditori, che possono usufruire di una serie di vantaggi tangibili, a partire dalle agevolazioni finanziarie che prevedono una parte di contributo a fondo perduto, cioè senza necessità di restituzione. Grazie ad una quota da investire gli imprenditori possono coprire le spese principali necessarie per avviare un’attività, come l’acquisto di attrezzature, macchinari e arredi, la ristrutturazione di immobili e l’acquisto di software, hardware e altre tecnologie.

La misura è rivolta a giovani under 35 residenti nelle regioni del Sud, o che sono disposti a trasferirsi qui, ampliando le opportunità di chi si trova in contesti che generalmente hanno minori risorse economiche. Oltre all’aspetto economico, i giovani imprenditori possono beneficiare di un supporto continuo. Durante il percorso di candidatura, e dopo l’approvazione, i beneficiari possono infatti contare su servizi di consulenza per la gestione del progetto.

In generale Resto al Sud 2.0 è una misura che punta a ridurre il divario tra Nord e Sud, incentivando lo sviluppo di nuove imprese che possano a loro volta creare nuovi posti di lavoro e promuovere la crescita economica nelle regioni dove è attivo il bando. Grazie ai benefici elencati Resto al Sud 2.0 rappresenta un’opportunità concreta per i giovani che vogliono avviare nuove imprese nelle aree meno sviluppate del paese, contribuendo al rilancio economico del Mezzogiorno.

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