Percorsi in accordo con le altre Camere di commercio sarde.
Trovare risposte efficaci e urgenti per il paziente “economico”, da aiutare a sopravvivere una volta passata l’emergenza sanitaria e dotarsi da subito delle contromisure indispensabili per reggere l’urto della pandemia.
La Sardegna, come il resto del mondo, si trova in piena tempesta, sanitaria e socioeconomica, ed è necessario che tutti coloro che hanno una responsabilità di ruolo mettano in essere il massimo delle sinergie e armonizzino i vari interventi, sia statali che regionali, con quelli che metteranno in campo le altre Istituzioni come le Camere di Commercio.
Questo il tema centrale dell’incontro che si è svolto ieri in via telematica tra i quattro presidenti del sistema camerale sardo che si sono confrontati con il presidente della Commissione regionale per le attività produttive, il consigliere regionale Piero Maieli, per individuare sin da subito gli interventi prioritari a beneficio delle imprese sarde. Tutte.
Obiettivo comune: evitare che anche in campo economico si applichi il principio dell’immunità di gregge: non si può accettare l’inevitabile scomparsa dei soggetti più deboli considerandola quasi l’unica strada per uscire dal guado.
Il nostro sistema economico, già fragile, ha bisogno di essere tutelato da un evento così imprevisto e travolgente che ha stravolto tutte le regole e cancellato tutte le certezze. Le nostre imprese accettano la selezione e la sfida del mercato ma non possono essere lasciate sole e senza armi di sopravvivenza nel pieno di una guerra totale. Senza confini né di territorio, né di settore, né di dimensione.
“Il quadro generale è di forte sofferenza e di incertezza in prospettiva per tutti i comparti e le filiere dell’economia isolana – è la posizione espressa da Agostino Cicalò (Nuoro), Nando Faedda (Oristano), Maurizio de Pascale (Cagliari) e Gavino Sini (Sassari)– servono percorsi tempestivi, snelli, efficaci e concertati con lo Stato, la Regione, enti ed istituzioni pubbliche e private per dare le risposte che servono, identificabili in primo luogo con un blocco dei costi correnti e, dall’altro lato, con adeguato supporto finanziario che tenga in vita il tessuto produttivo fino al superamento della crisi e ne consenta la ripartenza. Subito.”
La Regione ha già posto in essere alcuni interventi, primo fra tutti la legge per la filiera turistica, ascoltando le richieste e intraprendendo la strada giusta per mettere al riparo le imprese sul costo del lavoro e i loro dipendenti, con interventi di indennizzo, quali la cassa integrazione in deroga. I presidenti delle Camere di Commercio hanno esortato il consigliere Maieli a farsi portavoce delle positività ma chiedono che le fasi attuative dei provvedimenti vedano rapida soluzione e risultati immediati nelle casse del sistema economico.
In tempi di pace regole di pace, in tempi di “guerra” codici di “guerra”. Azzerare quindi il più possibile gli intoppi, i ritardi e le inutili burocrazie che, già perniciose in situazioni normali, oggi determinerebbero il colpo di grazia.
“Oltre che comprendere, sentiamo in maniera coinvolgente le difficoltà che i nostri imprenditori si trovano a dover affrontare – è il commento del consigliere regionale Piero Maieli – tutte le istanze che abbiamo già ascoltato e che oggi, nel confronto con le camere di commercio sarde, è venuto ancora più chiaramente fuori, meritano di trovare risposte di pari forza rispetto alla valanga inaspettata che ha travolto tutti noi. Seguo da vicino l’evolversi di una situazione caotica generata anche dall’impreparazione all’evento di tutto il Sistema Paese. Costantemente mi relazionerò con tutte le rappresentanze di impresa per ascoltare e recepire i suggerimenti più adatti e provare ad attivare gli iter necessari che possano essere in grado di dare risposte nei tempi più brevi possibile. Massimo impegno e massimo delle risorse per tenere viva la speranza e costruire la certezza della ripartenza.”