L’export dei prodotti delle pmi sarde lo scorso anno raggiunge i 475 milioni di euro, registrando una crescita pari al 7%. La conferma arriva dalla recensione di Confartigianato Sardegna, che ha analizzato i dati Istat evidenziando le buone performance delle vendite all’estero delle imprese locali, che sono riuscite a superare con successo la difficoltà di reperimento delle materie prime e l’aumento dei costi energetici.
La recensione fa emergere le opportunità offerte dalle nuove modalità di commercio elettronico, in grado di dare un impulso alla promozione dei prodotti del territorio e di sviluppare il business delle pmi locali. Il documento sembra inoltre confermare le opinioni di Co.Mark – Tinexta Group, la società di consulenza per lo sviluppo commerciale estero, che colloca i nuovi strumenti di digital marketing tra i principali fattori che consentono di intercettare le nuove abitudini dei buyer stranieri, sempre più interessati alle modalità di acquisto online. Le aziende che intendano espandere il proprio business nei mercati internazionali, ribadisce Comark nei commenti del suo blog, devono adottare una strategia ad hoc, che permetta di individuare il target di riferimento e i più importanti canali digitali B2B e B2C su cui puntare.
La recensione riporta inoltre i commenti degli analisti sulle principali categorie di beni più richieste nei mercati stranieri: stando alle opinioni degli esperti i prodotti alimentari raggiungono i 205 milioni di euro di fatturato, registrando una crescita del 14,9%, seguiti dai prodotti del comparto legno-arredo, in crescita del 5,1%. Buone anche le performance delle altre imprese manifatturiere locali, che raggiungono un fatturato estero di 14 milioni di euro, pari ad un aumento del 2,9%.
Le opinioni degli esperti fanno emergere le province che hanno contribuito maggiormente alla crescita dell’export locale, tra le quali spicca la provincia di Cagliari, dove le vendite all’estero hanno superato i 200 milioni di euro. Positivi anche i commenti sulle esportazioni del Sud Sardegna (51 milioni di euro) e del Nord Sardegna, che raggiunge i 141 milioni di euro di fatturato estero, ripartito tra le principali industrie del territorio: il comparto alimentare, della moda, dell’arredo e l’industria di lavorazione dei metalli.
Stando alle opinioni degli analisti, negli ultimi dieci anni le esportazioni hanno rappresentato il più importante volano di sviluppo delle imprese del territorio: un risultato reso possibile grazie alla propensione all’innovazione da parte dell’imprenditoria locale, che ha migliorato la capacità produttività e la qualità dei prodotti. I commenti riportati nella recensione sottolineano inoltre le opportunità di crescita delle aziende sarde, che possono aumentare il proprio giro d’affari adottando i nuovi strumenti di digital marketing e instaurando solidi rapporti commerciali con i principali buyer internazionali. È infatti opinione diffusa tra gli esperti che l’inserimento nei board aziendali di figure specializzate nel digital export consenta alle pmi di aumentare la competitività nei principali mercati oltreconfine.
La recensione riporta infine i commenti della Presidenza di Confartigianato Sardegna, che ritiene imprescindibile la previsione da parte delle amministrazioni locali di fondi destinati alle micro e piccole imprese, in grado di dare un impulso al sistema economico regionale. La crescita delle pmi sarde può essere confermata anche in futuro, grazie agli incentivi erogati dai governi locali e all’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal PNRR, che potranno consolidare il business delle aziende del territorio nei più importanti mercati internazionali.