I dati del Consorzio della Nurra.
Conti sotto controllo e opere per 45 milioni di euro in grado di risolvere alcuni problemi strutturali del sistema irriguo del nord ovest della Sardegna. Sono i dati emersi al termine di un confronto tra i vertici del Consorzio di Bonifica della Nurra e le organizzazioni professionali agricole del territorio (Coldiretti, Cia e Confagricoltura). Per gli associati non ci saranno quindi aumenti significativi dei ruoli di pagamento. Un risultato importante, se si considera che l’ente gestisce infrastrutture vecchie di quarant’anni (1.300 chilometri di condotte, 22.079 ettari di superficie attrezzata irrigata, 15 vasche e 7 stazioni di sollevamento), negli ultimi anni siano aumentati i costi per la riforma delle leggi di settore e contemporaneamente sia diminuito il personale a disposizione.
Il confronto tra il Consorzio e le organizzazioni agricole è stato l’occasione per passare in rassegna i conti degli ultimi dieci anni e valutare gli effetti delle tre principali opere che, seppure finanziate qualche anno fa, vedranno la luce dopo i tradizionali e lunghi iter burocratici: 15 milioni di euro per l’interconnessione tra il sistema Temo-Cuga e il Coghinas, 13 milioni di euro per la riqualificazione del collegamento Monte Baranta-Monte Uccari e 17 milioni per intervenire in maniera definitiva sullo snodo più delicato, il canale adduttore tra la diga del Cuga e la vasca di Monte Baranta.
Quest’ultima è un’opera cruciale perché consentirà di intubare un canale aperto, quindi con gestione problematica, spesso ostruito da piccole frane, con il rischio di interrompere per lunghi periodi l’erogazione idrica in tutta la Nurra.
“Il nostro sforzo è sempre quello di garantire e migliorare il servizio tra mille difficoltà – spiega Gavino Zirattu, presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra – senza gravare eccessivamente sulle tasche degli associati. Purtroppo dobbiamo anche scontrarci con i tempi necessari sulla base della farraginosa normativa per la realizzazione delle opere pubbliche: tra il finanziamento e la chiusura dei lavori in Italia passa sempre un tempo interminabile. Come Consorzio abbiamo fatto di tutto per accelerare e mandare in cantiere queste opere essenziali per tutta la Nurra”.
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