Le novità previste nel Decreto Ristori 5.
Il governo Draghi è al lavoro per stilare i punti del nuovo Decreto Ristori (il quinto). E come si sa uno degli argomenti più delicati riguarda il fisco, in particolare la scadenza delle cartelle esattoriali fissata per il 28 febbraio e le rate della rottamazione ter il 1 marzo.
Sempre considerando la crisi economica dovuta alla pandemia, i contribuenti si trovano in notevole difficoltà con i pagamenti di tasse e contributi. Pertanto, il Decreto Ristori 5 dovrebbe portare portare con sé due provvedimenti molto importanti di natura economica. Il primo è la proroga delle scadenze delle cartelle esattoriali, per le quali l’Agenzia delle entrate ha pronti 50 milioni di atti da inviare. La seconda è invece una pace fiscale “selettiva”. Di cosa si tratta?
Consisterebbe in una rottamazione quater delle cartelle esattoriali con nuovo stralcio, pensato specificatamente per chi ha perso il lavoro o ha ridotto notevolmente i propri introiti durante la pandemia. Ovvero coloro che, agli occhi dello Stato, sono da considerarsi “inadempienti senza colpe”. Entrambi i provvedimenti, se confermati, aiuterebbero ulteriormente tutti quei contribuenti stremati dalla crisi economica causata dalla pandemia.