Dai ristori al blocco dei licenziamenti, le misure del Decreto Sostegni

Le misure del Decreto Sostegni.

Dall’8 aprile via a contributi fino a 11 miliardi di euro per sostegno economico a causa dell’emergenza coronavirus. Lo ha annunciato illustrando il Decreto Sostegni il presidente del Consiglio Mario Draghi , il quale anticipa anche che alle partite Iva sarà destinato il contributo maggiore, “con una platea potenziale di 5,7 milioni di soggetti“, ha aggiunto il premier.

I contributi a fondo perduto saranno destinati ad imprese e partite Iva con fatturato fino a 10 milioni e perdite del 30% dell’ammontare mensile nel 2020 rispetto al 2019.

Gli altri provvedimenti del Decreto Sostegni.

Nuovo finanziamento di circa un miliardo per il Reddito di cittadinanza. Previste altre tre mensilità per i Reddito di emergenza alle famiglie, con soglia di reddito incrementata per chi vive in affitto.

Blocco dei licenziamenti prorogato a fine giugno, le aziende che utilizzano la cassa integrazione ordinaria potranno richiedere ulteriori tre settimane con la causale Covid senza contributo addizionale.

Per le aziende che già usufruiscono della cassa Covid lo stop dei licenziamenti è esteso sino a fine ottobre.

Previsti 700 milioni di aiuti per la montagna, che hanno pagato caro il prezzo della chiusura degli impianti sciistici, col 70% che sarà destinato a chi vende beni o servizi nei comuni montani, che nel 2019 abbiano registrato presenze turistiche 3 volte superiori al numero dei residenti. Il restante 30% andrà ai comuni del medesimo comprensorio sciistico, proporzionato al fatturato delle varie attività nel triennio 2017-2019.

Prorogata al 30 giugno l’esenzione della tassa per occupazione del suolo pubblico per i bar che utilizzano tavolini all’aperto. Sospesi fino al 30 aprile versamenti fiscali e avvisi esecutivi. Più tempo anche per Rottamazione ter e saldo e stralcio: entro luglio dovranno essere saldati i versamenti del 2020 ed entro il 30 novembre quelli in scadenza a luglio.

Stanziamento di circa 5 miliardi per la salute, con 345 milioni compresi e destinati al Fondo sanitario nazionale per permettere anche ai medici di famiglia di vaccinare qualora sia necessario. In campo anche farmacisti, giovani medici e dottorandi, che dovranno però essere formati. In questo modo si tenterà di dare uno slancio alla campagna vaccinale.

Fondo di 300 milioni alle scuole, dei quali 150 milioni saranno destinati all’acquisto di prodotti per l’igiene, ma anche per assistenza psicologica a studenti ed insegnanti. Altri 150 milioni serviranno a potenziare l’offerta formativa extracurriculare, recupero delle competenze di base e recupero della socialità degli studenti nel periodo estivo.

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