Nonostante i corsi delle principali asset class siano stati interessati durante l’anno da alti valori di volatilità, causando non pochi disagi alle allocazioni di portafoglio, il numero di aspiranti investitori ha registrato, nello stesso periodo, una crescita rilevante. Secondo gli addetti ai lavori è proprio la forte erraticità dei prezzi degli strumenti finanziari ad aver favorito questa tendenza: difatti la condizione appena descritta, che di sicuro penalizza un approccio buy and hold, rappresenta il contesto ideale per chi attua strategie di breve termine. I continui up and down dei mercati generano una maggior quantità di spunti operativi se l’obiettivo dell’investitore coincide con la volontà di estrarre valore sia dalle tendenze al rialzo di un asset sia da quelle al ribasso, a maggior ragione sfruttando anche i time frame infragioralieri.
Naturalmente il modus operandi in questione richiede un bagaglio di conoscenze tecniche ben più ricco rispetto alle nozioni di base di finanza personale; un errore abbastanza comune fra molti risparmiatori è rappresentato dalla frenesia di voler iniziare a negoziare sulle piazze di scambio, senza rispettare determinate tappe: approcciare i mercati sprovvisti di un know how specifico e di una strategia ben codificata è il modo migliore per separarsi rapidamente dal proprio capitale.
Per questo motivo può essere utile partire dalla guida per principianti per investire in borsa disponibile su Startborsa.com, portale specializzato nell’ambito della formazione finanziare dove trovare tutte le informazioni necessarie per avvicinarsi con consapevolezza al mondo degli investimenti digitali.
La formazione nel settore degli investimenti online
La maggior parte intermediari attivi sulle piazze di scambio decentralizzate presenta nel catalogo prodotti risorse destinate agli iscritti proprio con lo scopo di formare un bagaglio di competenze, da utilizzare nella costruzione di una solida strategia di investimento. Naturalmente questa opportunità fornita agli investitori non prevede nessun costo, in quanto è interesse del broker stesso che la collaborazione reciproca fra cliente e società duri il più a lungo possibile.
Un aspetto interessante della formazione in questione è rappresentato dalla possibilità di metter in pratica tutte le nozioni assimilate prima ancora di aver attivato un trading account: utilizzando una demo alimentata con fondi virtuali, gli investitori hanno la possibilità di testare qualsivoglia strategia operativa, senza rischiare i risparmi personali.
Investire con intermediari autorizzati
È chiaro che la selezione di un broker, che propone buone risorse didattiche, debba essere secondaria rispetto alla scelta di un intermediario con stringenti requisiti inerenti la solidità e l’affidabilità del soggetto.
Gli investitori, per esser sicuri che i propri risparmi godano di tutte le forme di tutela previste dalla normativa, devono sottoscrivere i servizi di società autorizzate dagli Organi di Vigilanza di riferimento per l’area geografica di residenza; solo a quel punto i criteri di ricerca possono essere allargati ad altre caratteristiche del broker che possono avere un impatto significativo sull’operatività del risparmiatore.
Intermediari finanziari e costi commissionali
Il fattore costi, com’è facilmente intuibile, rappresenta un elemento non secondario nella valutazione di un intermediario: se è innegabile che tutte le realtà del settore consentono di iniziare ad operare in borsa con piccole somme di denaro, fruendo di trading account completamente gratuiti, è altrettanto vero che i profili commissionali applicati in fase di negoziazione variano notevolmente.
I broker market maker che, oltre a interfacciare gli investitori con le varie piazze di scambio, fungono anche da controparte applicano abitualmente uno spread fra i livelli bid e ask del sottostante trattato, per questo motivo è importante che si scelga una società in grado di proporre differenziali molto bassi tra il valore di acquisto e il valore di vendita di un asset.