Un’azienda conosciuta da tutti grazie al vaccino contro il Covid.
Il 2020 è stato un anno particolare per le aziende farmaceutiche che hanno visto le loro azioni alle stelle. Un anno caratterizzato da alti e bassi dal punto di vista finanziario per molti campi, ma florido per il campo farmaceutico che ha suscitato l’interesse di molti investitori, in particolare per la corsa al vaccino per il Covid 19 che ha messo in competizione molte di queste società.
Come ben sappiamo, questa corsa è stata vinta proprio da Pfizer che, nel mese di novembre, ha lanciato sul mercato un vaccino che ha fatto il giro del mondo. Non ci sorprende, quindi, che molti investitori siano interessati a comprare azioni Pfizer nel 2021 che sembra essere proprio l’anno migliore di questa importante azienda farmaceutica.
Ma cosa si può dire di questo investimento? Conviene davvero comprare azioni Pfizer dopo l’annuncio del vaccino anti-Covid? Per rispondere a questa domanda, bisogna guardare più da vicino questa società e la sua situazione finanziaria generale.
Pfizer: qualche cenno storico
La crisi finanziaria dovuta alla pandemia, ha risvegliato molti dubbi negli investitori che, dal marzo scorso, hanno visto notevoli cambiamenti, spesso negativi, nel mercato finanziario. Il campo farmaceutico, vista la situazione, sembra essere il più gettonato al momento, in particolare se si tratta della società che ha lanciato il primo vaccino. Prima di sciogliere i dubbi su questo investimento, vediamo di che tipo di società si tratta.
Pfizer Inc. è una multinazionale biofarmaceutica statunitense specializzata nella ricerca e nella produzione di farmaci utilizzati per terapie di vario tipo. Fondata a New York nel 1849 dai cugini di origine tedesca Charles Pfizer e Charles Erhardt, si è affermata fin da subito nella produzione di farmaci e, durante tutto il ‘900, si è consolidata come una delle migliori aziende farmaceutiche degli Stati Uniti.
In particolare, durante la seconda guerra mondiale, il suo contributo è stato indispensabile nel trattamento dei soldati che tornavano gravemente feriti dal fronte. L’azienda, infatti, si era specializzata nella produzione di penicillina che, in quel periodo, salvò la vita di molte persone che avrebbero potuto non sopravvivere alle ferite riportate in guerra. Ciò accrebbe ulteriormente il prestigio di questa società.
Dal 1986 è quotata alla Borsa di Wall Street affermandosi come una delle aziende americane più capitalizzate. La sua capitalizzazione di mercato, infatti, ammonta a 215 miliardi USD, con dei ricavi annuali di 48,6 miliardi USD. Dal punto di vista finanziario, questa azienda è sempre stata appetibile per gli investitori, anche grazie ai dividendi che ha sempre distribuito periodicamente, con cadenza trimestrale, affermandosi come investimento utile sul lungo termine.
Comprare azioni Pfizer nel 2021 conviene?
Questa è la domanda che attualmente si pongono molti investitori. Chiaramente, l’azienda che per prima ha messo sul mercato il vaccino anti-Covid e che lo ha venduto per prima ed a più acquirenti, vedrà un rialzo dei ricavi significativo quest’anno, probabilmente arrivando a toccare i suoi massimi storici.
Tuttavia, anche se si prospettano dei rialzi importanti per questo titolo, non è detto che si tratti di un investimento sicuro al 100%. I mercati finanziari, infatti, sono estremamente volatili ed ogni investimento presenta sempre un buon margine di rischio. Inoltre, Pfizer non è l’unica società che ha lanciato sul mercato un vaccino e potrebbe comunque esserci un’inversione di rotta qualora uno dei concorrenti lanciasse un vaccino migliore.
Il campo farmaceutico, infatti, da un punto di vista finanziario, è un territorio spinoso poiché il progresso scientifico è in continua evoluzione.
Cosa fare, quindi, per investire in azioni Pfizer in modo ottimale? Naturalmente, prendere in considerazione di inserire questo titolo nel proprio portafoglio d’investimenti, potrebbe risultare interessante, dato che, in linea di massima, si tratta di un’azienda solida ed estremamente affermata nel suo campo, l’importante è non farsi prendere troppo dall’euforia del momento puntando troppo su un solo titolo finanziario per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in caso di un’improvvisa inversione di rotta.