Rau guiderà la Confartigianato Sassari per il prossimo quadriennio.
Marco Rau è il nuovo presidente provinciale di Confartigianato Imprese Sassari. Nominato per acclamazione dai delegati provinciali all’assemblea associativa, Rau, 49enne imprenditore di Sassari nel settore alimentare, sarà a capo degli artigiani sassaresi per il prossimo quadriennio.
Nel suo incarico verrà affiancato dal vice presidente vicario Walter Manos, 38enne panificatore di Osilo, e supportato dai vice Francesco Ponti di Sassari e Carmelo Cano di Alghero, entrambi imprenditori edili. Completano il comitato esecutivo gli artigiani, Roberto Costa, 49enne orafo di Alghero, Giovanni Antonio Moro, 49enne edile di Ittiri, Franco Fiori, imprenditore sassarese del settore trattamento acque, Roberto Nieddu del legno e arredo di Bottidda, e la presidente uscente, Maria Amelia Lai.
Il Pil.
Il neo presidente, nel discorso di insediamento, sottolineando l’importante responsabilità che lo attende fino al 2025, ha ricordato come la crisi mondiale dovuta al Covid-19 abbia arrestato la crescita della Sardegna. Infatti, nel 2019 l’isola registrò una crescita del Pil superiore a tutte le altre regioni d’Italia con un 0,8%, a fronte dello 0,3% del 2018, e Lombardia, Emilia Romagna e Puglia (+0,7%).
Uno sforzo di responsabilità.
“Usciremo da questa crisi con uno sforzo eccezionale di responsabilità e coraggio da parte di tutti – ha affermato Rau – per ricostruire un modello di sviluppo economico e sociale che faccia leva sul valore espresso dagli artigiani e dalle piccole imprese che rappresentano il 94% delle aziende”. “Ed è proprio partendo da queste basi che l’impegno del mio mandato, e quello di tutta Confartigianato Sassari – ha continuato – sarà quello di continuare il dialogo politico-istituzionale a tutti i livelli per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle oltre 12mila imprese artigiane sassaresi e agli oltre 21mila addetti, in rappresentanza di oltre il 22% delle attività produttive territoriali”.
Puntare sulle competenze.
E il messaggio di Rau e di tutto il Consiglio direttivo alla politica è stato chiaro: “A chi guida la Regione sollecitiamo un impegno deciso e concreto nel costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali del nostro territorio, puntando su competenze, innovazione, sostenibilità, fattori indispensabili per irrobustire il tessuto produttivo e migliorarne la capacità competitiva”.
“Le aziende sassaresi hanno mostrato grandi capacità di resistenza ma il sistema imprenditoriale territoriale, oggi più che mai, ha necessità di coesione, dinamicità e reattività per accompagnare gli imprenditori fuori dalla crisi – ha proseguito il neo presidente – per questo è forte il bisogno di puntare sul valore artigiano per ricostruire lo sviluppo della nostra economia e contribuire alla coesione sociale. Tutto ciò potrà avvenire anche grazie alla rappresentanza che Confartigianato Sassari è riuscita a riaffermare e riaffermerà in futuro”.
Il quadriennio.
Per l’associazione artigiana, la parola d’ordine che nel prossimo quadriennio dovrà caratterizzare l’azione associativa, sarà “fare squadra” per essere sempre più vicini ai bisogni delle realtà produttive, con un modello che unisca innovazione, territorialità e competenze, senza tralasciare la formazione e l’innovazione.
“Così come più volte affermato a livello nazionale – ha sottolineato Rau – c’è la forte necessità di “curare” il nostro sistema imprenditoriale con il vaccino delle riforme per rimuovere gli storici ostacoli alla competitività del nostro sistema produttivo. E con il Piano nazionale di ripresa e resilienza bisogna valorizzare le capacità e le potenzialità delle piccole imprese italiane”.
Del lavoro che c’è da fare lo dimostrano i dati degli appalti aggiudicata dalle PMI Italiane è al 14,35%, con una quota residuale aggiudicata da quelle sarde, contro una media UE del 51% e una quota della Germania al 64%. Per questo il compito dell’associazione sarà quello di ridurre il gap ed arrivare il più velocemente possibile alla media UE.
Voltare pagina.
“Il Recovery Plan e la Next Generation EU, politiche adottate dal governo nazionale dovranno essere l’occasione per voltare pagina – ha rimarcato il presidente – le piccole imprese non aspettano altro che segnali concreti per rimettersi in moto sia con misure strutturali di riduzione della pressione fiscale e semplificazione degli adempimenti burocratici, sia facilitandone l’accesso a nuovi strumenti di finanza d’impresa, alla ricerca e ai progetti di innovazione digitale e tecnologica, di transizione ecologica e di internazionalizzazione. Il successo delle misure del Recovery Plan per far ripartire l’economia dipende da rapidità di progettazione, efficienza nella gestione e attuazione amministrativa, accessibilità rapida al credito per le piccole imprese”.
Ed è proprio dall’importanza dell’accesso al credito per le piccole imprese bisogna ripartire. “Pensiamo alla creazione di strumenti innovativi ed alternativi al canale bancario – ha evidenziato Rau – come, ad esempio, potrebbero essere i mini bond di territorio orientati alle micro e piccole imprese, che la FINART, il Confidi in capo alla Confartigianato di Sassari, già due anni fa aveva proposta come facilitatore di accesso al credito per le Pmi”.
In ultimo, ma non per ultimo, il neo presidente ha voluto ringraziare la presidente uscente Maria Amelia Lai: “Saluto e ringrazio una persona di grandi capacità e soprattutto persona che sa fare squadra. Il progetto della rappresentatività delle nostre imprese nasce diversi anni fa ed oggi è sotto gli occhi di tutti la credibilità della nostra associazione. Proseguiremo tutti in squadra su questo passo”.
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