L’intervento del Consorzio industriale di Sassari.
Il Consorzio industriale provinciale di Sassari è proprietario e gestore dell’impianto di depurazione delle acque reflue che si trova nell’agglomerato industriale di Porto Torres, un impianto che tratta i reflui industriali provenienti dalle aziende del gruppo ENI e dall’agglomerato industriale, quelli civili del comune di Porto Torres ed importanti volumi di rifiuti liquidi provenienti da tutta l’Isola.
Il revamping del depuratore consortile di Porto Torres, è stato inserito – con un contributo di oltre 4milioni di euro – su proposta del Consorzio, come prima priorità tra quelle infrastrutturali del territorio all’interno del progetto di riconversione e riqualificazione industriale elaborato da Invitalia.
Con questi presupposti, il Cipss ha ritenuto di fare istanza per l’accesso al finanziamento sul bando dell’assessorato all’Industria della Regione Sardegna, presentando un progetto di revamping complessivo dell’impianto, che puntasse sull’ammodernamento delle sezioni di trattamento, con la contestuale messa a norma degli impianti elettrici e alla realizzazione di azioni di consolidamento strutturale di alcuni fabbricati esistenti.
“L’importante stanziamento al nostro ente è la sintesi di una efficace programmazione con la missione della Regione Sardegna a favore della riconversione e riqualificazione industriale – commenta il presidente del Consorzio industriale, Valerio Scanu -. L’efficientamento dell’impianto consortile rappresenta un risultato ad alto valore strategico per l’importante servizio messo a disposizione del territorio, mirato al rigoroso rispetto della normativa in campo ambientale e per favorire economie di spesa da destinare ad altre infrastrutturazioni e servizi”.
Un’azione, che si articolerà in un anno, e per la quale saranno necessari 5milioni e 200 mila euro. In questo quadro l’intervento sarà sostenuto dall’assessorato regionale all’Industria che ha destinato al Consorzio industriale la somma di 4milioni160mila euro, il restante milione e 40mila euro saranno a carico del Consorzio stesso a titolo di cofinanziamento.
“È un altro passo importante che si aggiunge al recente stanziamento del MISE a favore degli investimenti produttivi, nonché alle attuali diverse iniziative del CIPS per sostenere l’attrattività delle imprese, nell’ottica di un percorso virtuoso per lo sviluppo economico nel nord ovest della Sardegna”, aggiunge lo stesso Scanu.
Gli interventi consisteranno principalmente in adeguamenti funzionali, energetici e migliorativi della sicurezza complessiva dell’impianto, questi ultimi riguardanti sia il consolidamento strutturale che la sicurezza elettrica. L’impianto presenta una serie di criticità, dovute sia al passare del tempo che all’evoluzione della normativa tecnica degli ultimi 35 anni, che rendono improrogabile una sua corposa ristrutturazione.
“Il depuratore realizzato nei primi anni 80 è già stato oggetto negli ultimi anni di interventi di adeguamento- evidenzia il direttore del Consorzio e Gestore dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, Salvatore Demontis – ma l’obiettivo del Consorzio è quello, più ambizioso, di un intervento strutturale di adeguamento e ammodernamento complessivo per il quale occorrevano però risorse importanti che sino ad oggi non erano nella disponibilità dell’Ente. Anche per questa motivazione il Consorzio ha scelto di partecipare al bando regionale con il progetto in argomento piuttosto che con altri investimenti. Saremo finalmente in grado di osservare tutte le best practices nel settore della depurazione, con un’attenzione massima alla tutela dell’ambiente, che costituisce uno dei valori portanti della governance del Consorzio”.