La proposta dei consiglieri Pd.
I consiglieri regionali del Partito Democratico incalzano la Giunta regionale e la maggioranza a far presto sulle misure da adottare per le imprese, rilanciano la loro proposta di legge sul contributo a fondo perduto per le micro e piccole imprese e prospettano una riduzione temporanea degli oneri tributari a vantaggio delle medie imprese sarde.
“Non è comprensibile e neppure giustificata – è scritto in un comunicato a firma dei Consiglieri regionali democratici – la lentezza dell’azione politica della Giunta regionale che, inevitabilmente, ha effetti sull’intero sistema economico isolano, aggravando una crisi già di per sé drammatica e rendendo ancora più difficile l’efficacia di qualsiasi provvedimento si dovesse approvare successivamente”.
“Sono ormai trascorsi quasi due mesi dal 5 marzo – continua il comunicato – giorno in cui il Consiglio regionale ha impegnato il presidente della Regione e la sua Giunta a mettere in campo tutte le azioni di propria competenza, utili e necessarie a contenere gli effetti economici dell’emergenza da coronavirus sul sistema produttivo e imprenditoriale sardo. Da allora solo annunci, e oggi, 29 aprile, l’assenza conclamata dell’assessore alla Programmazione, chiamato in audizione in V Commissione a riferire sull’annunciato provvedimento della Giunta, del quale nulla si sa”.
“Noi la nostra proposta ce l’abbiamo, ed è chiara da tempo, a pieno e incondizionato sostegno al mondo delle imprese. Riteniamo dunque – concludono i consiglieri democratici – che il tempo sia abbondantemente scaduto e la situazione generale sufficientemente chiara tanto da considerare irrinunciabile il ricorso al sostegno a fondo perduto per le nostre micro e piccole imprese, così come necessaria l’adozione di misure temporanee e urgenti volte ad alleggerire il carico degli oneri tributari sul sistema delle medie imprese sarde, le quali chiedono a gran voce di essere ascoltate”.
“La Giunta abbia il coraggio e la forza di arrivare rapidamente ad una sintesi delle proprie valutazioni e, nell’interesse della Sardegna e dei sardi, venire in Consiglio regionale per il necessario confronto con le altre proposte già disponibili e la rapida approvazione delle determinazioni conseguenti”.